È opinione diffusa in alcuni ambienti (e questa diffusione è un segno della statura politica e culturale di questi ambienti) che sia essenziale dell’arte politica il mentire, il saper astutamente nascondere le proprie vere opinioni e i veri fini a cui si tende, il saper far credere il contrario di ciò che realmente si vuole, ecc., ecc.
L’opinione è tanto radicata e diffusa che a dire la verità non si è creduti. Gli Italiani in genere sono all’estero ritenuti maestri dell’arte della simulazione e dissimulazione, ecc. (…)
In politica si potrà parlare di riservatezza, non di menzogna nel senso meschino che molti pensano: nella politica di massa dire la verità è una necessità politica, precisamente.
Sulla verità ossia sul dire la verità in politica
Quaderni del carcere, a cura di Valentino Gerratana, Einaudi 1975, p.699