Un Paese che invoglia a delinquere

treitalieCARLO TECCE

«Ladro in fuga uccide ventenne», «Clandestino in fuga uccide ragazzo». Due titoli, due giornali. Uno di sinistra, la Repubblica, i lettori di destra non s’offendano. L’altro di destra o di governo, il Giornale), i lettori di sinistra – che non ci sono – non s’offenderanno. Quadratino a fondo pagina per la Repubblica, taglio al centro per il Giornale. La notizia è una: un uomo moldavo alla guida di un furgone rubato, inseguito dalla polizia (senza sirene), ha travolto un’automobile ad un incrocio di via Nomentana. E’ morto un ragazzo. Purtroppo non è la prima volta che succede, purtroppo l’incrocio – imbrigliato in mille semafori – aveva già spento la vita di due fidanzatini. I problemi sono tanti. Di sicuro non la nazionalità del pirata-assassino-furfante. Il moldavo deve andare in galera, trascorrere anni a girarsi i pollici e a pregare per il ragazzo ucciso: certo, certissimo. Ma il pirata, anzi, la sua nazionalità non può servire da copertura, da spettacolare alibi per il governo di centrodestra e le sue leggi discriminanti. E’ vero: alcuni immigranti di taluni Paesi sono tra i più assidui nel delinquere. Ci sono cifre e statistiche a documentarlo. Stiano buoni, i moralisti sinistrorsi. Ma è altrettanto vero che in Italia – in questi casi – la giustizia non è efficace: a volte è lenta, altre volte è rallentata, altre ancora non si muove proprio.Continue reading

Bossi, mancamento con picnic

bossiditoLo rianimano in Transatlantico con coca cola e panini al prosciutto e mozzarella. Pure con qualche parolina tenera: «Hai visto che bella la Mussolini? E´ piccolina ma si tiene bene». Si capisce che Umberto Bossi è tornato in forze, dopo il lieve calo di pressione che ha consigliato alla truppa leghista di fare una sosta picnic sui divani del Palazzo (ipotesi espressamente vietata dal regolamento, e comunque…). E´ tonico, sorride. Ha mangiato parecchio pane e parecchio companatico, ingollato noccioline e bevuto frizzante per una intera ora: dalle 17 alle 18 carboidrati, grassi e zuccheri a volontà. Per finire il caffè. Gli dicono: «Anche questo fa bene, tira su la pressione». Infatti la pressione è ritornata a livelli più che accettabili, l´Umberto adesso adagia la mano sulla coscia della sua addetta stampa. Perfetto. La sua collaboratrice lascia intanto il posto a Giulio Tremonti, a cui si aggiunge un po´ defilato Paolo Bonaiuti. I tre sono seduti come in una sala d´attesa. Guardano le spalle dei colleghi che li proteggono.
In aula la deputazione leghista, a ranghi ridotti, analizza anche stilisticamente le frasi del leader, e il capogruppo Roberto Cota infatti parla di una «giusta accelerazione verbale», ritenendo, questa volta è il collega Pirovano a spiegare, «che l´inno di Mameli è un insulto alla dignità. In Italia si protesta per la tirannia in Tibet, ci si indigna contro l´abbandono dei cani in autostrada, e poi si canta a squarciagola schiavi di Roma. Dai, è una canzonetta…». Bricolo, capogruppo al Senato: «Noi non siamo schiavi di nessuno».Continue reading

Curzi: “Voltagabbana io? C’è un accordo con Staderini”

curziLa verità è curva come un tornante. Era parso, ritenendola invece dritta e piana, che Alessandro Curzi, comunista galantuomo, avesse fatto in Rai il salto della quaglia e ridato vita al corpo inanimato di Agostino Saccà.
“Mi hanno chiamato in tanti: ma che cazzo hai combinato?”
Un gran bel pezzo di comunista.
“Sei passato tra i nani e le ballerine”.
Pur di rimanere inchiodato a questa maledetta poltrona di consigliere Rai.
“Gli amici non hanno capito”.
La poltrona.
“La presidenza”.
La verità ha gli angoli.
“Riepiloghiamo. Anzi, rifacciamo tutto il percorso”.
Iniziamo da casa sua, la sera prima del voto.
“Mi metto a letto e non prendo sonno. So bene che andiamo a una soluzione annunciata: quattro di noi a favore della rimozione di Saccà, cinque contro. Vincono loro”.Continue reading

Caveri: “Omosessuale io? Ma se sono un gran figaiolo”

ceveriSe la calunnia è un venticello, Luciano Caveri, ex presidente della Valle d´Aosta, si è ritrovato al centro di una folata che gli ha scapigliato i capelli e fatto perdere il buonumore.
«Pettegolume di provincia, schifezze, dicerie da bar».
Caveri omosessuale.
«Varie lettere anonime spedite ai sindaci e ai consiglieri regionali con questo rilievo. Ho denunciato colui che si ritiene sia l´autore, l´ex presidente dell´azienda di soggiorno».
Alla vigilia dell´udienza ha deciso di asseverare pubblicamente la sua eterosessualità.
«Una diceria può far male. Una voce che corre da un tavolino di bar all´altro è una compagnia cattiva. Dico questo facendo salvo il rispetto che porto a chi sente di essere diverso. Ho combattuto una vita per la tutela delle minoranze. Figuriamoci se da me può mai venire anche un alito di riprovazione».
Di lei si sa che apprezza le donne.
«E diciamolo. E spieghiamolo!».
Lo sanno tutti. E´ giusto dire le cose come stanno.
«Sono un gran figaiolo. Non vorrei però urtare la suscettibilità di mia moglie. Ho moglie e figli a cui tengo molto».Continue reading

La satira che satura le menti

CARLO TECCE

Non c’è più la Fgci dei comunisti, non c’è più il Fronte della Gioventù del Msi. Ci sono Beppe Grillo e Sabina Guzzanti. Forse è meglio. Eresia? Verso una parte, una ideologia, una chimera, verso qualche destinazione devono tendere i giovani, gli studenti, gli uomini di cultura. Gli uomini di buona volontà. Quelli che vedono mali ovunque e vorrebbero trasferirsi su Marte. Premesso che Silvio Berlusconi è un politico ad personam, Walter Veltroni è gommoso, il presidente Napolitano è titubante, Massimo D’Alema è giurassico, Dario Franceschini è moscio, ammesso che Antonio Di Pietro è tosto e c’è un regime in atto con una opposizione connivente. Premesse e ammissioni potrebbero essere vere. Perfetto. Nessuno vieta alla gente di pensare in questo modo, né all’artista Guzzanti di cantare “l’osteria delle ministre” sulle abitudine sessuali della Carfagna, né al collega Beppe Grillo di fare il messia della premiata religione del qualunquismo. L’oramai famosa adunata di piazza Navona, però, nelle intenzioni era una protesta politica contro le leggi ad personam (quelle vere!) di Berlusconi.Continue reading

“No cav day” e i comici guastafeste

guzzantiAnche Nanni Moretti, ritrovato il suo caimano in verità piuttosto ingentilito sulle t-shirt dipietriste, si è infilato nel corridoio destro della piazza già gremita, inchiodando i piedi a decine di metri dal palco. Lì sotto, in un quadrato, gli organizzatori attendono l´arrivo via cavo di Beppe Grillo. «Italianiiiii!». La folla, gli applausi, le grida esultanti («e daje n´affanculo») segnalano le prime pietre che il comico scaglia da Genova. Molte contro Berlusconi naturalmente, moltissime contro Veltroni strizzato ben bene e ridotto presto a un cencio dai colpi che giungono sopra e sotto la sua cintola. Nessuno tra gli organizzatori ci fa caso. Dentro le transenne, nel ring ufficiale, Antonio Di Pietro si presenta in versione folk, mezze maniche da battaglia, i suoi deputati invece scelgono la grisaglia ministeriale con la cravatta della divisa ufficiale (gabbiani in volo su sfondo blu). Lo attorniano e gli si stringono intorno, sorridono mentre Grillo mena. Di là la pattuglietta della sinistra democratica: Claudio Fava, Pietro Folena. Seduti in circolo i girotondini doc. Gli applausi si spengono un attimo quando il comico spiega: «Non ce l´ho con Morfeo». L´onda umana si rivitalizza presto e segna con un battimani l´attacco alla «banda dei quattro». Tra i “banditi” in qualche modo figura Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica. Ecco allora Furio Colombo abbandonare la sedia innervosito: «Inaccettabile. Se non fosse per l´impegno di portare sul palco alcuni zingari starei già lontano».Continue reading

Potenti, ancora per un po’

SABRINA PINDO

Tre giorni a Toyako, in Giappone, per parlare di crisi finanziaria, energetica e alimentare. Settantadue ore, da domani a mercoledì, per guardarsi negli occhi e realizzare che questo sarà l’ultimo incontro riservato solo a loro, gli otto capi dei Paesi autoproclamatisi i più potenti della Terra. Sull’isola di Hokkaido, nel nord del Paese, è tutto pronto: l’albergo di lusso situato in posizione strategica in cima ad una collina tra il lago Toya e l’Oceano Pacifico, ventimila agenti e soldati schierati sulla terra e aerei spia 24 ore su 24 in volo sopra l’isola, una “no fly zone” nel raggio di 46 chilometri da Toyako. C’è anche la cucina a tre stelle dello chef francese Michel Bras. Il primo ministro Yasuo Fukuda ospiterà i suoi alter ego di Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Russia e Stati Uniti per una serie di colloqui su temi come clima, lotta alla povertà, prezzo del petrolio e degli alimentari. Temi che impensieriscono i nostri big, che si sono ricordati di non essere soli al mondo ed hanno “invitato” al loro ritrovo vip i rappresentanti di 16 economie emergenti. Alla buonora!Continue reading

Cronache marziane

cronachemarzianeFRANCESCA SAVINO

 

«Ogni cosa a suo tempo
ha il suo tempo»

Fernando Pessoa

 

Porte sempre aperte. Soprattutto durante le pause. L’ufficio postale di Galatone, grazie alla cortesia di una sua impiegata, ha accolto così per mesi un’anziana signora salentina. La solerte addetta allo sportello aveva proposto alla donna l’orario straordinario per evitarle, sussurrava, lo stress della coda. La fiaba si è interrotta solo quando la figlia della vecchietta, tornata a casa per le vacanze, ha scoperto che dall’ultima busta della pensione mancava qualcosa: circa 400 euro. Un “presente”, ha dichiarato l’impiegata, per la sua “cortesia”. La cinquantenne non si spiega perché gli agenti del commissariato di Nardò l’abbiano denunciata per peculato e falsità ideologica. Lei aveva anche fatto gli straordinari. In pausa pranzo, giovedì pomeriggio, erano anche gli impiegati in una filiale barese di banca Intesa. Un ventenne, entrato con l’aria svogliata, ha approfittato della sala deserta per annunciare loro che era in corso una rapina. Peccato solo che le casse, data l’ora, fossero chiuse. Il ragazzo non si è perso d’animo e ha confortato i bancari: sarebbe ripassato nel pomeriggio. Lo aspettano ancora: un rapinatore così cortese non lo avevano mai incontrato. Si attende la pausa estiva della politica italiana. Giusto per capire di quale cortesia saremo vittime.

Bisnonna Rai

raiCARLO TECCE

Una notizia che sembra fresca: «Sarà Benedetto XVI ad inaugurare la lettura integrale della Bibbia che la Rai offrirà, per la prima volta in assoluto, a partire dal prossimo 5 ottobre 2008, sugli schermi televisivi. Lo ha annunciato il responsabile di struttura Rai-Vaticano, Giuseppe De Carli, alla presentazione ufficiale del programma. Il papa leggerà il primo capitolo della Genesi, per una durata di circa un’ora, in onda il 5 ottobre su RaiUno, nel tardo pomeriggio».
Un notizia fresca: «La popolazione residente in Italia sfiora i 60 milioni di abitanti: al 31 dicembre 2007 era pari a 59 milioni 619.290 persone, mentre alla stessa data del 2006 ammontava a 59 milioni 131.287. Lo rivela il Bilancio demografico annuale dell’Istat. Cresciamo, quindi, nonostante l’Istituto di statistica rilevi il saldo nati e morti resti sempre negativo per 6.868 unità. I nuovi dati Istat dicono che nel 2007 si è registrato un incremento della popolazione residente di 488.003 unità, pari allo 0,8% per cento. Una crescita dovuta completamente alle migrazioni dall’estero».Continue reading

Di Pacco in pacco

cameravistaCARLO TECCE

La terza carica dello Stato è un po’ come il campo numero due di Wimbledon: lì la tomba (o metamorfosi) politica e personale dei presidenti, là il cimitero dei campioni. Ci sono le eccezioni: Giorgio Napolitano e Luciano Violante sono stati due sobri e stimati presidenti della Camera dei Deputati. In mezzo c’è stata Irene Pivetti, presidentessa a 31 anni, casta e pura, cattolica e devota che, vestita come una sessantenne vintage, consigliava ai colleghi deputati di frequentare le duecento e passa chiese di Roma. Pivetti I.
La Pivetti II si i è fatta fotografare per Gente con autoreggenti nere e frustino sadomaso: «Mi sento sexy come Catwoman, della donna gatto mi piace il lato animalesco…». Poi ha scoperto il lato artistico e, vestita da fatina, ha danzato soavemente a Ballando con le Stelle su Rai Uno.Continue reading