LUI PREVEDE, PROVVEDE, SPESSO TRACIMA. SPINGE LA BATTUTA OLTRE L’OSTACOLO, LA PROMESSA OLTRE LA REALTÀ
Li fregherò tutti, uno a uno, su questo non c’è dubbio”. Ogni promessa è debito, e Matteo, modestamente, non si tira indietro. È cambiato il mondo, l’Italia lo ama e lui lo sapeva già: “Dopo di me c’è solo il mago Otelma”, profetizzò all’inizio della traversata, quand’era ancora sul ciglio fiorentino.
Matteo prevede, a volte provvede, ma più spesso tracima. È una oscura forza che gli impone, nel cuore di un pensiero espresso a voce alta, di esorbitare e spingere la battuta da bullo oltre l’ostacolo o anche la promessa oltre la realtà. Per esempio: “Io sono per dire eliminiamo tutto il ceto politico delle provincie, facevo il presidente della provincia non mi sono ricandidato apposta perché ho detto che per me le provincie andavano abolite. Tacchino che chiede l’anticipo del Natale”. Così è stato. Infatti oggi le provincie sulla carta non ci sono più. È restato a galla solo il ceto politico. Non è meraviglioso?Continue reading
L’ex sindaco di Gela Comunista, gay e ora governatore
Ride e piange e mastica parole con l’avidità di chi addenta l’enorme arancino al ragù, orgoglio della Sicilia d’oriente: “Sono l’uomo dalle sette Stelle, l’unico vero innovatore. Ho cambiato la Storia!”. L’isola si consegna a Rosario Crocetta e gli regala la sua disperazione e i suoi sogni. E anche la propria dabbenaggine, i voltafaccia, gli inghippi di legge e le preghiere per la famiglia. La Sicilia sa di essere sempre assolta da Rosario, il suo nuovo tribuno.
È LA PRIMA VOLTA che un comunista giunge a palazzo d’Orleans con la vidimazione del voto popolare. “Cose da pazzi”, ha detto Pier Luigi Bersani. E ha ragione da vendere. È davvero un dato storico, un evento, quasi una rivoluzione. È anche l’annuncio di quel che potrà essere il nuovo Parlamento. Crocetta è simpatico, alla mano, disponibile, ciarliero. Crocetta è l’antimafia, viaggia sotto scorta, ha paura di morire “ma so che c’è questa possibilità”. Crocetta è il secondo politico gay italiano a conquistare una poltrona di peso, e dopo Nichi Vendola è il secondo meridionale a imporre la sessualità come elemento centrale della propria personalità. “Quando si hanno ruoli pubblici si deve essere molto casti e io annuncio che se vincerò le elezioni non farò più sesso”.Continue reading