SICIGNANO DEGLI ALBURNI. La casa di Rosa e Gerardo può volare. Ha così tante pale ai suoi lati, e sui tetti che potrebbe schizzare da un momento all’altro dagli Alburni, la catena montuosa che apre le porte del Cilento, e atterrare nella piana del Sele, che si allunga fino ai suoi piedi. Sono i nuovi schiavi del vento. Gerardo ha cinquant’anni e fa il minatore, Rosa lo aspetta in casa. Hanno due figli: Stefano e Giuseppe. “Quando venne l’impresa che costruiva pale e si diresse davanti la nostra abitazione capimmo che qualcosa non andava. Ma ci rassicurarono: signora, le pale sono silenziose e non succederà nulla. Ci fidammo, che altro puoi fare? Non abbiamo studiato e tante cose non le sappiamo. Poi questi mostri hanno iniziato a girare e la nostra vita se n’è andata”. Il parco eolico cinge la casa, posta nel comune di Sicignano degli Alburni, da ogni lato e la rende invivibile, inutilizzabile. “Siamo in carcere e vogliamo scappare, chi ci viene a liberare?”, chiede Gerardo. Nessuno, finora nessuno.Continue reading