“Kiss” e “Star Trek”, il nuovo che avanza

Il portavoce del premier irride Varoufakis su Twitter. E il linguaggio dice tutto

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(foto Olycom)

“A Kiss For Spoke”. Anche a Filippo Sensi, il portavoce di Renzi, è parso possibile, anzi ineludibile, prendere un po’ in giro Varoufakis, l’ex ministro greco, chiamandolo come un protagonista di Star Trek. “Kiss”, ha scritto. Per sfotterlo col solito tweet. Ora: il dottor Filippo Sensi è capo ufficio stampa del Pd e portavoce del premier. Due incarichi in uno, come il suo capo. Ha scelto, al pari del suo capo, di non prendere lo stipendio dal Pd ma dallo Stato. E ha fatto bene. Ora è un alto dirigente di Palazzo Chigi, e la sua retribuzione è prestigiosa, come il suo ruolo. Che però non gli permette queste libertà. Non può dire, anche se forse vorrebbe: “Ciao gufi”. C’è già il capo che lo fa e altre decine di sottoposti che aggiungono e soggiungono.

Nello striminzito vocabolario dell’età renziana conosciamo il saluto d’ordinanza al nemico: Ciao e le sue variabili dettate dall’umore e dalla dimensione del personaggio da infilzare: ciaone, un abbraccio, un grande abbraccio. Ora Sensi aggiunge, perché la cultura vuole soddisfazione, il kiss. Un bel kiss a Varoufakis, e, già che c’è, un altro kiss al leader laburista Corbyn, o alla Merkel, oppure, chissà, un domani potrebbe succedere di doverlo schierare anche contro Obama. Il linguaggio racconta chi sei, cosa hai fatto, cosa hai letto, magari cosa hai visto al cinema ma soprattutto da dove vieni. Abbiamo capito chi è Renzi, cosa ha letto (o cosa ricorda dei forsennati studi). Sappiamo da dove viene, se ha mai trovato un lavoro, e chi gliel’ha pagato. Le fatiche compiute e i cinema che ha frequentato. Ha visto Rambo, questo è sicuro, un film caposaldo nella storia della sinistra italiana com’è noto. Alla direzione del Pd, composta (anche questo è noto) da dirigenti che non hanno paura di dire pane al pane, il richiamo a Rambo è stato uno dei passaggi più partecipati, la discussione si è animata e la platea si è divisa: più attuale Rambo o Gramsci? La minoranza ritiene il secondo, la maggioranza punta le sue fiches sul primo. Ma nessuno aveva fatto i conti con Sensi, che dal cilindro ha tirato fuori nientemeno che Star Trek. Filippo non l’ha detto, ma forse l’ha pensato e chissà che non abbia proposto ai direttori di rete una contro programmazione ai talk show che tanto affliggono il suo capo. Con Star Trek, che pure è una pellicola del secolo scorso, dunque nemmeno costerebbe ai contribuenti, si prenderebbero due piccioni con una fava. Si annienterebbe l’ascolto di Ballarò, del programma di Floris e di quello di Formigli, i tre della lista nera, e ci faremmo due risate ancora su Varoufakis e magari Corbyn, i due sinistri d’Europa. E poi, per concludere in bellezza a fine serata, un tweet. Ciao gufi. O anche Ciaone. O meglio: un abbraccio. O addirittura: kiss.

da: Il Fatto Quotidiano, 24 settembre 2015