C’è la passione e la memoria che ci accompagna e ci rende comizianti di questo piacere. Insieme alla Nutella molte generazioni di italiani sono cresciuti. Figli e figlie e papà e mamme e nonni oramai possono leggere la propria vita attraverso quel barattolo, raccontare la gioventù agli amici, testimoniarla in famiglia grazie a quel monumento indiscutibile delle nostre cucine. Dolce, dunque buono. E accessibile, popolare. Perciò la notizia che persino lei viva un momento di difficoltà, con le vendite calate di un 5,3% ci fa più paura di quanto sia in realtà necessario. Certo, la crisi così ampia genera flessioni altrettanto larghe, eppure la percezione che un mito sia infranto, che nemmeno la Nutella riesca a reggere davanti a questa modernità impoverita e insieme caotica, rende acuto il dispiacere che nessun simbolo, nemmeno il più intimo e vivo come quel barattolo, riesca a sopravvivere a questi cattivi tempi.Continue reading