“Dudù ritornerà”, annuncia Michela Vittoria Brambilla, l’unica abilitata a parlare di cani con cognizione di causa. È una nota di non poco conto. Perché la scomparsa di Dudù dai paraggi di Silvio Berlusconi, dalle sue amorevoli braccia, ma anche, se così si può dire, dai piedi della nomenklatura di Forza Italia e dalle aiuole di velluto villa San Martino, è subito parsa – al netto delle necessità mediche del padrone di casa – la conclusione dell’ultima curiosa stagione politico- animalista dell’anziano leader di Forza Italia. Un quadriennio segnato dal quadrupede bianco, dolcissimo, gioviale e ospitale, principe di Palazzo Grazioli, presente a tutte le più importanti riunioni. Coccoloso, pieno di attenzioni e sempre di buonumore, secondo le cronache, con isolate manifestazioni di disistima nei confronti di pochi frequentatori evidentemente colti in atteggiamenti poco amichevoli col leader o, in subordine, con la rappresentanza canina di Palazzo Grazioli. La coincidenza dell’allontanamento di Dudù (e Dudina e Peter e Trilly e Wendy) con la rimozione dalle funzioni di badante di Maria Rosaria Rossi e il trasferimento, così scrivono i fogli di gossip, in un eremo dorato nei dintorni di Arcore di Francesca Pascale, l’amore di questi anni a cui si deve l’ingresso di Berlusconi nel mondo animale, ha subito fatto pensare al peggio. E cioè che il commissariamento politico di Mediaset, seguito alla degenza in ospedale, avesse preso di mira proprio l’età di Dudù, la stagione del più marcato e sensibile declino pantofolaio di Silvio. Invece l’onorevole Brambilla afferma, come leggerete in questa pagina, che Dudù tornerà alla presenza e anche alla testimonianza politica. Anche Stefano Parisi, impegnato a scalare il partito e mettere in liquidazione l’ancien regime, si ritroverà Dudù tra i piedi. Carezze o bau bau?
Da: Il Fatto Quotidiano, 6 agosto 2016