La Campania è stata appaltata a Vincenzo De Luca, la Basilicata offerta in gestione ai fratelli Pittella, la Calabria a un consorzio di imprese individuali. La Sicilia invece è un franchising (fatturato interessante), come pure la Puglia che ha, però, più problemi di liquidità.
Per la holding renziana il Sud non è altro che un vitalizio. Una rendita permanente, un incasso sicuro in termini di voti, una cambiale a doppia cifra sempre onorata alla sua scadenza.
IL MEZZOGIORNO non è più un territorio ma una provvista, è denaro contante, perché i voti sono come i soldi, si contano e si spendono. In cambio la società capogruppo laggiù non mette piede né becco, non vede, e se vede non mette a fuoco, non sente, e anche quando ascolta si tura le orecchie, e nemmeno vede. Cieca, signora mia!
Non che i leader che l’hanno preceduto abbiano fatto meglio, ma con Renzi si arriva allo Zenit. Adesso che la Campania sporca le primarie al Pd, proprio mentre il Pd era intento a sporcare i Cinque Stelle con le vicende immorali di Quarto – cioè sempre con un po’ di Campania –, ci ricordiamo che il presidente del Consiglio alle scorse primarie era riuscito a ottenere nella città governata dall’attuale presidente della Regione, cioè Salerno, il 97 per cento dei consensi in città e il 71,3 per cento dei consensi in provincia.Continue reading