Quale gesto, quale fatto, quale disgrazia deve ancora accadere a Napoli? Il rogo della Città della Scienza è il rogo di una speranza. Degrada quella città a teatro selvaggio di ogni crimine e di ogni colpa e la apre alla paura che altro possa ancora accadere. Il nero infinito. Le fiamme hanno arso i musei, un falò maestoso sulla spiaggia è stata l’orribile visione. Quasi ventiquattr’ore è durata l’operazione di spegnimento: cosicchè tutti hanno potuto assistere alla rovina, ora per ora, capannone per capannone.
LA SPIAGGIA di Coroglio. Bagnoli, l’Italsider. Fu un sogno: ripulire il mare e l’aria, restituire al mondo intero l’anfiteatro naturale, la curva che si apre a Nisida, si distende verso Pozzuoli e chiude la vista dell’abitato ai pini marittimi, a un panorama magnifico, indimenticabile. Una cartolina. Togliere la puzza e il degrado, svuotare Bagnoli delle sue miserie. Era la palingenesi. L’idea di raccogliere sotto i capannoni la forza vitale della cultura avvinse e si dimostrò una proposta possibile, percorribile. Fu Vittorio Silvestrini, scienziato coraggioso e tenace, a rendere fattibile il sogno. Continue reading