Roma al ballottaggio. Rincorsa del taglianastri

IL PONTE DELLA MUSICA È GIÀ ALLA TERZA INAUGURAZIONE. QUESTA VOLTA IL SINDACO E I VIP SONO LÌ PER L’INTITOLAZIONE A TROVAJOLI
Un filo d’erba, un tronco d’albero, due metri di rotaia di tram, il cancello del cimitero, mezzo ponte, l’asfalto nuovo o – in mancanza – anche solo una toppa di bitume. In campagna elettorale è tutto un fremito inaugurale, una fanfara felliniana che scivola via da un luogo all’altro, una truppa plaudente e peripatetica estasiata, convinta, col cuore gonfio di premure e di gratitudine. Anche stasera, e per nostra fortuna, si inaugura qualcosa. In campagna elettorale le città infatti rifioriscono di nuove opere mai viste prima, e andare al ballottaggio significa godere di quel di più, vedere ciò che non si è visto, e ogni sera fare “ohhhh”, perchè un altro sogno si è avverato. Roma è la più fortunata di tutte. Siamo al Ponte della Musica, che è un gran bel pezzo architettonico, e ci sembrava che fosse stato già inaugurato non una ma due volte. Però stasera è diverso: oggi quel ponte anonimo, bianco fuscello di ferro che congiunge il Tevere appena dopo i circoli nautici, ha un nome: Armando Trovajoli. Al grandissimo musicista si leva una targa grazie al laborioso impegno sulla toponomastica di Gianni Alemanno, il sindaco che ha fortissimamente voluto la targa (l’opera è farina del sacco di Rutelli ma non è il caso ora di ricordarlo). Continue reading