Monsignor Pierro, è fondato il sospetto che nella Chiesa salernitana da lei guidata girino troppi soldi. Troppe denunce, troppi interventi della Procura della Repubblica.
Sono d’accordo con Lei. E’ il danaro alla base di tanta disgregazione e delle vicende giudiziarie in corso. Purtroppo, all’origine di certi fenomeni c’è la mancanza di autentica vita spirituale, propria di ogni presbitero degno di questo nome.
Ci sarà pure una causa di una crisi così grave e ripetuta negli anni.
La crisi di cui Lei parla è crisi di valori. Una crisi profonda che, riguardando tutta la società non ha risparmiato la Chiesa salernitana. La causa di tanta e tale tensione va ricercata nell’allontanamento dal Messagggio di Cristo da parte di qualche ecclesiastico e nella smodata ricerca di beni materiali. Ho fiducia nella indagine in corso della Magistratura, che accerterà, finalmente, ogni responsabilità portando allo scoperto strategie calunniose e strumentali.Continue reading
Una piccola storia di grande bullismo
MARCO MORELLO
È ora di pranzo all’Istituto Comprensivo «Via delle Alzavole», nei pressi di via Casilina, a Roma, a un paio di centinaia di metri dal raccordo anulare. È lunedì 19 maggio, un giorno come tanti, uno degli ultimi dell’anno scolastico. Mario (usiamo un nome di fantasia), l’11enne protagonista di questa storia, a un tratto si alza per andare in bagno. La strada da fare è pochissima, le toilette sono accanto la mensa. Il bambino bussa alla prima porta, chiusa, e si sente rispondere che è occupato. Stessa scena sulla soglia della successiva, meglio passare oltre. Al terzo tentativo, però, non c’è una voce che lo invita a provare altrove. C’è invece un compagno di classe che spalanca di colpo la porta. Ci sono calci ravvicinati, due, che si abbattono sulla mano sinistra dell’incredulo ragazzino. Rompendogliela.
Cinque minuti più tardi c’è un telefono che squilla. Ad alzare il ricevitore è Santa, la mamma di Mario. «Venga a scuola signora – dice agitata la maestra – il bambino si è fatto male. Non è nulla di grave, ma venga». I coniugi F. vivono a Zagarolo, un paese vicino, ma Santa, per puro caso, si trova a casa dei suoi genitori. Che abitano vicino l’istituto «Via delle Alzavole». «E meno male – commenta la madre – visto che nessuno si è preoccupato di accompagnare il ragazzino in ospedale, nonostante la mano stesse diventando sempre più nera. La loro inadempienza è stata grave». Univoca, invece, la diagnosi dei medici del Policlinico Casilino, dove l’11enne è stato immediatamente scortato dalla madre: 15 giorni di gesso e trauma da tenere sotto il controllo di un ortopedico.Continue reading
Santini e autografi
MANUELA CAVALIERI
Ai fan adoranti autografa persino le figurine dei santini.
Per i fortunati, un oggetto raro da esibire e custodire gelosamente nel portafogli: da un lato San Lorenzo, dall’altro Berlusconi.
È una torrida domenica di giugno. La moltitudine di fedeli bipartisan, di Berlusconi e di San Lorenzo, si assiepa a Porto Rotondo per l’inaugurazione del campanile della chiesa.
Per l’occasione il premier sfoggia un esclusivo Panama Borsalino: i copricapo particolarmente originali sono da sempre una passione.
Ricorderebbe vagamente Hemingway, se non fosse per il vezzoso ombrello bianco che lo ripara dal sole e dai 35 gradi.
Bagno di folla, battute di spirito, foto coi bimbi vestiti in abito tradizionale. Siparietto col coro tradizionale di Sassari che aveva eseguito il Te Deum. Ai cantori addirittura il lusinghiero invito a Villa Certosa per un’esibizione: “Mi piacerebbe che cantaste con le vostre voci le canzoni scritte da me e dal maestro Apicella”.
La cerimonia del disvelamento e della benedizione avviene alla presenza del vescovo di Tempio Pausania, Sebastiano Sanguinetti.Continue reading
Interrogazione sul ‘matrimonio dell’anno’
SERENELLA MATTERA
“Mentre il Popolo della libertà fa approvare una norma sulla militarizzazione delle città, giustificando l’uso dell’esercito a fini di sicurezza dei cittadini, non possiamo non chiederci se sia normale usare le forze dell’ordine per la tutela della ‘mondanita’”. Se lo è chiesto e lo ha chiesto al governo, il senatore dell’Italia dei valori Elio Lannutti, con l’appoggio dei colleghi di partito. La pattuglia dipietrista vuole spiegazioni: com’è possibile che sia stata mobilitata la polizia per le nozze tra la soubrette ex miss Calabria, Elisabetta Gregoraci, e il team manager della Renault, patron del Billionaire, Flavio Briatore?
Forse i senatori non hanno letto il lungo e vario elenco di vip accorsi per l’occasione, dal maestro Mazza, a Lippi, Capello e Galliani, da Valeria Marini a Pupo, ai Duran Duran, da Iva Zanicchi all’ex premier spagnolo Josè Maria Aznar, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Forse i dipietristi ignorano che la sposa è stata costretta a uscire dalla chiesa sotto una coltre di ombrelli bianchi, per proteggere un contratto di esclusiva per le immagini, si sussurra, milionario. Forse non sanno che le babbucce (in velluto nero con le iniziali EF ricamate in filo d’argento) indossate sotto il tight dallo sposo, dettano già la tendenza dell’estate. Non hanno visto le foto del campione di Formula1 Jean Alesi alla guida della macchina nuziale? Non hanno letto che, nella di lei natia Soverato, la folla in preda a un genuino slancio al passaggio degli sposi novelli, ha causato il cedimento di una pedana, evitando per poco la conta dei feriti? Forse non erano neanche partecipi della curiosità di tanti, dell’attesa del popolo del gossip, dell’interesse della stampa.Continue reading
Chiaiano e la colazione degli Azzurri
SABRINA PINDO
A Chiaiano i rifiuti non sono più un problema. A Napoli è arrivato il Consiglio dei Ministri, ha discusso, ha risolto. Tutto liscio. Come nelle migliori aziende d’Italia, il Presidente ha fatto la sua entrata in scena, ha ascoltato le varie parti, ha riflettuto. Soprattutto lui ha risolto. Le telecamere ora si possono spegnere. Inizia la stagione estiva: si parli pure di cronaca nera, del calcio, della moda dei tatuaggi e piercing, dei massaggi tailandesi in spiaggia che fanno male e degli anziani che non devono dimenticarsi di bere l’acqua. La munnezza non è più di moda.
E poi quale munnezza? La vecchia regola del giornalismo per la quale se un fatto non è notizia allora il fatto stesso non esiste, vince anche a Chiaiano. Il giornale, la televisione, la radio non ne parlano? Allora a Chiaiano la munnezza è sparita, volatilizzata, il problema non sussiste.
Invece se navighi in Internet armato di Santa Pazienza scopri che qualche tassellino del puzzle, forse, non s’incastra alla perfezione. A Chiaiano il problema dei rifiuti è ancora una realtà.
Vorrei Foggia
CARLO TECCE
Hanno protestato. Anche con le cattive maniere: botte alla polizia, barricate, cortei feroci. Lotta. In mille e seicento non potevano fare di più. Savignano Irpino si è arreso, dicono per «senso civico», ospiterà l’immondizia della provincia di Avellino e non solo: 500 tonnellate al giorno, il doppio dei rifiuti prodotti in Irpinia. Contrada Pustarza sarà una discarica modello. I cittadini sembrano fidarsi: in cambio avranno 5 milioni di euro e non pagheranno le tasse Tarsu e Irpef.
Savignano e la monnezza convivono da anni, tanto per dimostrare che l’immondizia sta bene in un posto solo, sempre lo stesso, mica in territori illibati e capienti. A Savignano la monnezza stava a destra (contrada Ischia) e a sinistra (Difesa Grande, Ariano Irpino), allora per disperazione nel 2006 hanno provato con un referendum per l’annessione alla provincia di Foggia.Continue reading
Carofiglio, la prima linea dall’alto e dall’estrema sinistra
Gli hanno indicato i banchi di Rifondazione. «Siedi là». A Gianrico Carofiglio, inventore del legal thriller italiano, tocca guardare i colleghi dall´alto. Dall´alto e dall´estrema sinistra. «L´altro giorno osservavo Schifani leggere la missiva di Berlusconi. Quell´alito di imbarazzo, la corsa per raggiungere l´ultimo rigo del foglio e finalmente liberarsene».
Anche questo doveva accadere e infatti è accaduto. Renato Schifani, coinventore dello scudo stellare che avrebbe dovuto separare i destini giudiziari del Cavaliere da quelli del resto del mondo, ora è salito in cattedra, seconda carica dello Stato, ma è stato obbligato alla memoria, riacciuffato dal suo passato. E di un altro, Carlo Vizzini, per dieci anni sorta di cane sciolto, peone senza gradi ma anche senza troppi padroni in Forza Italia, Carofiglio ha nitidamente distinto «la schiena curva, l´aria cupa. Non un gesto, un modo per criptare il proprio malessere». Vizzini ricopre adesso la carica di presidente della Commissione Affari costituzionali, dunque è “padre” – obtorto collo – dell´emendamento che sospende i processi “minori”.Continue reading
Ufo (terrestre e made in China)
FLAVIA PICCINNI
Produrre. Il diktat cinese questa volta non si applica a vestiti, accessori, macchine, riproduzioni. I cinesi adesso si cimentano nella fabbricazione di un prototipo, controllato a distanza, di un Ufo.
A metterlo a punto è stata una società cinese, la Harbin Smart Special Aerocraft Co Ltd, come riferisce l’agenzia di Stato Xinhua.
Le misure, proprio come l’idea, sono tutte umane. Il disco volante misura infatti 1,2 metri di diametro e può decollare verticalmente, volando fino ad un’altitudine di mille metri. A guidare il velivolo ovviamente non c’è nessun meccanismo alieno, ma un propulsore che permette il movimento lungo una traiettoria stabilita da remoto. La velocità però non è molto elevata, quindi non aspettatevi viaggi ultrasonici o coperture di distanze incalcolabili. Il massimo che l’Ufo può raggiungere sono circa 80 km all’ora.Continue reading
Il primo giorno di vera opposizione tra cravatte, cartelli e qualche urlo
«Buio a mezzogiorno. Bella vero?». Buio sì. Tetro anzi questo palazzo stamattina. Corridoi deserti. Due cronisti appuntano, nella desolazione di una tribuna stampa vuota, i rumori che salgono dall´aula. E´ la prima volta che l´opposizione fa l´opposizione. Sembra strano e lo è. I senatori non sono ancora abituati e hanno bisogno di un minimo di rodaggio. Renato Schifani, presidente supergentile sta leggendo la lettera che gli ha inviato Bedrlusconi. Legge veloce, tutto d´un fiato. Come se volesse dire: prima finisce e meglio è. Meglio, infatti. Non sente o fa finta di non sentire un “vergogna”. Ancora un altro: «Non ti vergogni Schifani».
La pattuglia radicale, in testa Emma Bonino, traina la carovana che fatica a prendere velocità. Però parte. Curioso che debba essere il professor Ichino il primo a usare l´aggettivo più netto e forte: «Indecente». La sua frase completa è: «La presentazione dell´emendamento-indecente, mirato chirurgicamente a impedire la conclusione del processo… ». Felice Casson, un passato da Pm a Venezia: «Dico che Berlusconi è senza ritegno. Superato qualsiasi limite… ».
Il banco del governo è vuoto, solo un Calderoli muto e appostato ai margini dei banchi. Castelli, viceministro, sta tra i suoi. Gli sembra «incostituzionale» la cosina, ma non vuole eccedere: «Parliamo d´altro». Carlo Vizzini, a cui è toccato in sorte di divenire padre della norma da altri scritta, s´aggira mesto, palliduccio, senza verve: «Loro volevano aspettare la sentenza di condanna per poi azzannarlo. No, Veltroni deve cambiare tattica adesso».Continue reading
I dubbi di Vitali e le ruggini con Ghedini
L´onorevole Luigi Vitali passeggia desolato a palazzo Madama. Chi è Vitali? Deputato pugliese esperto nelle norme ad personam ad alto rischio. Ha già trattato con successo la legge Cirielli.
«Ci siamo incartati, l´emendamento è un mezzo che produce più danni dei benefici che si vogliono ottenere».
La sua faccia è gonfia di dubbi.
«Non so chi gli abbia suggerito questa strada».
Lo sa invece.
«Presumo Ghedini».
Lei ha un filo di ruggine con l´onorevole Ghedini.
«Ero sottosegretario alla Giustizia. Chiedevo una riconferma. Mi ha preferito la Casellati».
Troppa precipitazione. Non trova?
«Napolitano non si fiderà più di noi. E Lega e An verranno a presentarci un conto enorme. Già lo stanno facendo».Continue reading