Nelle scorse settimane si è svolta una massiccia caccia all’uomo nella piana di Gioia Tauro. Erano ricercati molti latitanti e tra questi un pericoloso capo ‘ndrina.
Il grande latitante, il cui nome chissà perché è ancora taciuto, si era privato di ogni piacere ma non della televisione. Riusciva così a seguire le gesta del figliolo sui campi di calcio. Quel giorno ha voluto strafare: ha dapprima guardato e poi anche commentato, piuttosto sdegnato, con degli sms in diretta nel dopo partita la prova della squadra e del suo pargolo. Uno, due, tre sms dando modo ai militi di intercettarlo e catturarlo.
Grazie al rigore contestato, il latitante è ora in galera.
Qualche sms di troppo gira anche a Roma. Appena si è discusso di liberalizzare alcune professioni, l’emozione è salita in vasti settori del Parlamento. E sono iniziati gli sms dei benzinai. Uno, due, tre. Poi dei farmacisti… E via con gli emendamenti.
Fino a quando la riforma, intercettata, è stata tradotta in carcere, dove tuttora si trova reclusa.
da Repubblica Sera