Chiamatela festa del ripescato, o anche del paracadutato, oppure del miracolato. È comunque festa. Ieri sera al Modo, locale cool del litorale salernitano, Piero De Luca ha salutato la sua elezione “con buona musica e tanti amici”. Piero è figlio di Vincenzo, santo patrono della città oggi in una fase lievemente declinante, e si ritrova a Montecitorio per via del paracadute che il Pd gli ha offerto, facendolo atterrare da vincitore, nonostante la sconfitta nel proprio collegio, in quel di Caserta.
Originale, unica e persino trasgressiva. Perché la domanda che tutta Salerno si è posta è stata: si festeggia la vittoria di Caserta oppure la sconfitta in città? Piero, neodeputato fortunello, ha già pronunciato parole nette e inequivoche: sente di aver vinto nonostante abbia perduto il collegio. Sente che quel 19 per cento, col quale si è piazzato al terzo posto dei quattro in gara, è una conquista – visto ciò che è accaduto – in qualche modo memorabile.
Essendo il Pd, come ha spiegato il papà Vincenzo, governatore della Campania, “un partito del nulla”, la performance realizzata non teme raffronti. La Salerno deluchiana, la città serva e prona, plaudente e magnificata, ha infatti ritenuto di condividere con il suo amatissimo e indimenticato conducator, il senso dell’improvviso nulla, dando un valore affettivo al vuoto imprevisto. Cosicché nelle due sezioni elettorali più prossime a casa De Luca, quella di via Calenda e quella delle Medaglie d’oro, Piero ha goduto rispettivamente del 3 e del 2,79 per cento dei consensi. Il baratro secondo una visione tradizionale.
La festa di ieri – molto avanguardista – avanza però gli occhi al nuovo orizzonte, al successo di domani. E intanto la legge elettorale già una prima risposta è riuscita a dare: ha compensato il vuoto con il pieno e ha permesso al corpo di Piero la cosiddetta bilocazione – come succedeva a padre Pio – facendolo gareggiare sia a Salerno che a Caserta nella stessa competizione, negli stessi giorni, alla stessa ora.
Piero bilocato ha fatto il miracolo e festeggia a Salerno la vittoria di Caserta.
Più precisamente Piero festeggia sia la sconfitta che la vittoria, a seconda dei punti di vista, quando ancora l’elezione col paracadute non è formalizzata perché Forza Italia ha chiesto il riconteggio di circa 20 mila schede. Ma qui, ed è a suo modo notevole, entra in gioco l’ottimismo della volontà.
da: Il Fatto Quotidiano, 16 marzo 2018