“Non si fanno figli perché non si fa più all’amore” (Sul grave tema del calo demografico, la deputata Michaela Biancofiore affronta, senza infingimenti, la radice del problema e scava, scava…).
La libido è diminuita notevolmente, penso come lei.
Ma no! È il tempo che non ritroviamo più, il senso della felicità che sembra irraggiungibile, il desiderio oramai riposto nella cassetta dei ricordi. Io mi sto aprendo con lei, ma non vorrei essere fraintesa.
Le sue riflessioni sono rilevanti. L’affettività è questione cruciale.
Siamo persi nelle nostre fatiche quotidiane e finanche l’insegnamento della Chiesa, per chi è cattolico, si riduce a un auspicio. Riproducetevi. Ma dove? Perché fare l’amore per un buon cattolico dovrebbe testimoniare anche la voglia di mettere al mondo una creatura.
Un cattolico ogni volta che fa l’amore dovrebbe badare a riprodursi?
Esistono gli integralisti: il ministro Delrio ha nove figli, si chieda perché.
Lei è cattolica?
Assolutamente, ma non praticante.
La politica l’ha così tanto coinvolta, lei è sicuramente tra le più appassionate. Ha devoluto ogni forza, ogni minuto, ogni interesse.
Devo innamorarmi per dare all’amore il senso che merita, e non ho ancora trovato la persona giusta con cui farlo. Sto pagando caro l’impegno politico. Tutto il giorno su e giù. Arrivi a sera e ti ritrovi sola, con il tuo bicchiere di latte, la tv accesa a guardare Porta a Porta.
Orribile. Pensare che una deputata, una donna di potere, a sera…
Ricorda la confessione della Boschi alla sua prima intervista da ministro? Tanta fatica tutto il giorno e a sera con una mela in mano. La società è profondamente maschilista e mi accorgo delle differenze tra noi e i colleghi uomini.
Sono più libertini, ritraggono dall’impegno più occasioni di svago?
Sono un tantino più corteggiati da chi si trova fuori dal Palazzo e pensa che il potere sia solo e sempre maschio.
E gli fa le fusa, invece a voi resta solo cenere. Forse perché incutete timore reverenziale.
Imbarazziamo voi maschietti? Io penso che non ci filate proprio per niente. L’orizzonte è altro.
Michaela la cavallerizza berlusconiana, la più fedele portabandiera delle gesta di re Silvio che, in fatto di amore, è stato così generoso …
Eppure posso testimoniarle che mai in 15 anni di frequentazione mi è capitato di assistere o di essere fatta oggetto di commenti men che signorili e appropriati.
Il Cavaliere ha volto lo sguardo altrove. Qui il dovere, lì il piacere.
Ho letto anch’io.
Abbiamo letto tutti.
Però, per dirle, io posso affermare che mai mai mai…
Le credo. E le domando: ma in Parlamento gli sguardi corrono? La carne brucia?
Non mi risulta.
Una donna si accorge presto.
Mai un fastidio, no tutto tranquillo. La vita è più complicata di quel che sembra e molto più vorticosa di quanto si pensi. Al limite, proprio al limite, come le dicevo poc’anzi, gli esterni, nel caso specifico il genere femminile che fa visita ai parlamentari, risulta più affascinato e coinvolto. Questione di potere.
Se lei dovesse innamorarsi, sarebbe disponibile a sacrificare la carriera?
Sarei felicissima di avere una famiglia, di costruirla. E sacrificherei di certo quel che oggi sto facendo.
Troverà l’uomo giusto e sarà felice.
Dobbiamo tutti puntare alla felicità.
E dobbiamo fare all’amore.
Sul punto sono purtroppo meno ottimista.
Da: Il Fatto Quotidiano, 30 novembre 2017