Tra le ossessioni più quotate, quella del meteo è sicuramente la meglio piazzata. Tempeste di sabbia, cicloni d’Oriente, nuvole cuneiformi e le Azzorre fin dentro la cucina. Non alziamo più la testa verso il cielo ma abbassiamo il busto e pigiamo sulla tastiera. Clic, ed è ansia. La meteorologia da scienza predittiva è divenuta il suk delle meraviglie. Non c’è canale tv che non abbia il suo meteo orario né sito che manchi di illustrare i millimetri di pioggia che cadranno minuto per minuto. Esattamente a quell’ora, esattamente sopra la nostra casa. In genere i meteorologi fanno venire preoccupazione, invece lui rilassa, attenua, addolcisce. Paolo Sottocorona cura per La7 le previsioni del tempo. Anche le più fosche sono presentate con cautela, e il cielo, anche quando è torvo, è mitigato dai colori pastello di foto meravigliose, tramonti indimenticabili.
Che tempo fa?
Più passa il tempo più vogliamo essere sicuri che ci sia amico e avvertiti quando invece si presenta da nemico. L’offerta è migliorata, e abbiamo servizi, tracce, curve, modelli che ci aiutano a costruire un panorama realistico, disegnare uno scenario fedele.
Nel secolo scorso il meteorologo si presentava alle otto di sera. Cinque minuti e ciao. Adesso non c’è ora senza che facciate capolino in tv.
Col meteo l’ascolto s’innalza. Gli eventi estremi, che purtroppo caratterizzano questo nuovo secolo, inducono a non perdere l’appuntamento con chi t’avverte se potrai uscire di casa oppure no.
Avverte o terrorizza?
Vero, esiste un meteo terroristico. Internet propone innumerevoli siti che raccolgono soldi attraverso i nostri clic. E noi pigiamo di più quanto più è prossima la tempesta, il ciclone, tuoni e fulmini. Il timore di vedere la casa allagata, la nostra città coperta dal fango, il fiume esondato.
È crudele.
Sono affari. Vendono servizi meteo a 15, 30 giorni. Se la prima data costituisce già un azzardo, la seconda è veramente una truffa. Non esistono modelli che ci permettono di sapere cosa accadrà a fine mese. Non sono previsioni attendibili, siamo nella magia. Però l’abbonamento corre, l’euro passa da una tasca all’altra.
Sono i maghi del business.
Infatti c’è un business che ruota intorno ai meteo. Basta accendere un computer e rendersene conto.
Colpa delle piogge.
Si ripetono sempre più. Le nostre scale sono tarate, parlo della quantità di pioggia che si presume cada, a una soglia (300 millimetri) che molto spesso è superata dalla realtà. Le cosiddette bombe d’acqua sono più vicine a noi e ancora difficili da prevedere nella loro dimensione e nel loro effetto distruttivo. Da questa condizione c’è chi poi sviluppa un core business, chiamiamolo così.
Ma leggete le stesse carte.
Noi utilizziamo i servizi di alcune fonti, quelle inglese e statunitense sono le più accreditate, che sviluppano modelli assolutamente aderenti alla realtà, producono proiezioni attendibilissime.
Basterebbe un solo meteorologo.
Ciascuno di noi legge e poi interpreta le carte. Come uno storico dell’arte che illustri un dipinto. Naturalmente se c’è temporale in arrivo è difficile che qualcuno possa annunciare il solleone.
Fare il meteorologo è una fortuna.
Ci sono dei corsi specialistici in fisica dell’atmosfera.
Quanti ne siete?
Due/trecento in Italia. Non di più. Il grosso è schierato nell’Aeronautica militare che fornisce alla Rai tutti i servizi.
Piove, governo ladro.
Vedendo però i danni che si producono, e la superficialità se non l’assoluta indifferenza a sistemare gli alvei dei fiumi, curare i fianchi delle montagne, avere rispetto per la natura e anche rigore nel far osservare le leggi e i divieti, mi sento di dire che il motto ha una sua radice di verità.
La bomba d’acqua.
La bomba d’acqua è pericolosa in sé. Se poi si riversa in luoghi come sta accadendo a Olbia dove le costruzioni sono sugli argini, e i ponti sembrano barriere, muri che aiutano l’acqua a fare ancora più danni allora è chiaro che esiste un dolo, una responsabilità certa.
Dove ci si allaga di più?
Non c’è un posto dove si stia più sicuri. Il Friuli è sicuramente la regione più piovosa, seguita dalla Liguria. Ma certo, ogni ambito attraversato da un corso d’acqua è oggetto di un rischio più elevato.
Lei in video appare solo di mattina.
Quattro volte, dalle 7 e 50 all’una.
Poi La7 si stufa del meteo?
Pensano che non sia più necessario.
Fosse in lei…
L’ora di cena è quella giusta.
Arriva Caronte!
Esiste un meteo sceneggiato. Ad alcuni serve il thrilling.
Ah, se lo sapesse Bernacca!
Acqua in bocca.
Da: Il Fatto Quotidiano, 3 ottobre 2015