FLAVIA PICCINNI
Nell’Italia delle veline che con l’estate si infiamma di concorsi di bellezza, la storia di Chiara Fantoni sembra solo l’ennesima apoteosi di un’aspirante starlette che si trova a fare i conti con il suo passato. Niente storie alla Anna Nicole Smith o alla Pamela Anderson però. La storia della Fantoni è quella di una ragazza dal passato casereccio, che profuma di tortellini e lambrusco, di un ragazzo più grande che quando aveva 15anni l’ha spinta a fare delle foto provocanti e di come quelle foto poi siano finite sul web, per ripicca. Come si è subito affrettata a precisare.
Niente droga, niente rock’n’roll e neppure sesso. Almeno esplicitamente. Non ci sarebbe neanche da discutere, se non fosse che la storia di Chiara è molto simile a quella di decine di ragazze che partecipano al concorso di Miss Italia e che, in alcuni casi, la fascia la portano anche a casa.
A Chiara, però, adesso non è dato neanche di sperare.
I vertici del concorso di bellezza hanno deciso di assegnare la fascia alla seconda classificata, Carlotta Gallieri, di Finale Emilia, escludendo ”con effetto immediato” Chiara Fantoni, dopo aver constatato che sul web compaiono ”pose fotografiche e video, seppure non rivelatrici del volto della protagonista, che si sostanziano non solo in esibizioni di nudità integrale, ma anche (alcune foto) in esibizioni in primo piano di parti intime”. Gli organizzatori Enzo e Patrizia Mirigliani hanno spiegato nel provvedimento che quel che rileva a termini di regolamento ”non è tanto l’ampiezza della diffusione di pose di nudo, o comunque sconvenienti, ma la relativa realizzazione a beneficio di terzi”. Per la Fantoni sembra proprio che il sogno finisca qui e dire che questa volta non c’è neanche Loretta Goggi pronta ad augurarle “buona vita” – vero e proprio tormentone della scorsa edizione –.
Sarebbe superficiale riflettere sulla realisticità e sul ruolo di un concorso come Miss Italia nel 2008. È stato scritto di tutto, di tutto pensato. Forse, semplicemente, i Merigliani dovrebbero provvedere a rendere il regolamento meno ferreo e concedere alle ragazze la possibilità di mostrarsi in tutto il loro splendore, anche in fotografia. In fondo, siamo nel 2008. Il programma condotto da Enzo Greggio, Veline, raggiunge puntualmente uno share del 25% e se l’ammissione di ragazze procaci e discinte non salverà la morale, forse aiuterà l’auditel del concorso di bellezza più seguito d’Italia.