La distanza che separa l’apparenza dalla realtà coincide esattamente con la figura di Gaetano Manfredi, ingegnere, docente di tecnica delle costruzioni, e per ventura anche ministro dell’università e della ricerca. Qualcuno di voi lo conosce? Ricorda il suo nome?
Ministro, lei è sotterrato nei piani bassi dei volti noti benchè vanti più opere che parole.
Lo sto capendo solo adesso di questa mia particolare fortuna.
Professor Manfredi, se non appare non esiste.
Finora ritenevo che fosse opportuno comunicare con sobrietà le decisioni prese, i provvedimenti approvati. Invece prendo atto che la leva dell’annuncio è formidabile.
Non è social, non è televisivo, non è polemico, non è un politico. Dunque non esiste.
La mia parte la sto facendo. Abbiamo già immesso in organico 1600 nuovi ricercatori. È una piccola ma bella brova di concretezza.
Tutti oggi parlano – anche ossessivamente – di istruzione. I nuovi saperi, l’età della conoscenza digitale sono i pilastri del Recovery fund. Lei sarebbe il più titolato a intervenire, però resta silente.
Così appare, ma così non è
Ministro, sa che esiste solo ciò che appare? Mica è necessario che la realtà lo dimostri?
Ecco, la mia difficoltà è quella che lei mi mostra. Penso sempre di evitare le suggestioni.
Ci sono altri provvedimenti che portano la sua firma?
Ai 1600 ricercatori già assunti se ne aggiungeranno dal 1 gennaio prossimo altri 4400. Non mi sembra un dato secondario, visti i tempi. La ricerca riprende il suo cammino.Continue reading