Pure Alberto Arbasino, il sofisticato, funambolico, imprendibile Arbasino, ha voluto mettersi in viaggio. Lo scrittore sempre in movimento, mai conforme, ha deciso di dire bye bye. E subito dopo Aldo Masullo, filosofo illuminato, schivo oltre la misura, è stato un dono per Napoli, la città che ama apparire più che essere. “L’anima umana è come l’acqua ferma in uno stagno – scriveva Masullo mentre il virus, che non si è permesso di fargli visita, stava mietendo le sue vittime – Col tempo si imputridisce”.
Alla pandemia si è fortunatamente sottratto Franco Cordero, il giurista più dotto che sia venuto alla luce nel ventesimo secolo, troppo colto per poter essere letto da tutti. Eppure a lui dobbiamo il più prezioso ritratto, chiuso in un nomignolo, di Silvio Berlusconi: Il Caimano.
Gli eccellenti se la sono squagliata. Il filosofo, lo scrittore, il giurista.
Mancava proprio il pianista: ecco Ezio Bosso.