Aldo Patriciello – L’eurodeputato forzista, ras della Sanità privata, si ricandida a Strasburgo. E stavolta rischia di superare Silvio in preferenze
Per incredibile che possa apparire, la questione sembra questa: l’onorevole Aldo Patriciello, latifondista molisano del voto, rischia di superare nelle preferenze, alle prossime Europee, niente di meno che Silvio Berlusconi, il suo capolista. È un tema scabroso e perciò il colloquio che segue ha pure momenti di fortissima tensione emotiva. “Dottore carissimo, quello che mi dice mi rallegra e mi allarma. Mi fa sobbalzare e insieme acquietare. Ascolto anch’io (da uomo del territorio) e mi dico: sarà vero? sarà falso?”.
Tutti sanno che Patriciello è una forza della natura, è la vanga che smuove le montagne.
Io lavoro sul territorio (scusi se mi ripeto) e sono vicino alle ansie dei miei concittadini, ai problemi quotidiani, a volte alle difficoltà che la vita ci para dinanzi. Nei momenti del dolore, oppure della salute malferma, io ci sono.
Venti cliniche sono di Patriciello. Una holding, la Neuromed con sede a Venafro, e tante partecipate sparse nel sud Italia.
Istituto di altissimo pregio scientifico. Siamo all’avanguardia nel campo neurologico, con una particolare dedizione ai problemi dell’epilessia.
Però senza la politica Patriciello sarebbe stato farfalla senza ali, gattino cieco.
Cioè?
Politicamente ha avuto molteplici connessioni.
E chi può negarlo?
Molto profittevoli.
Questo no, mi addolora assai quel che dice, carissimo dottore.
I suoi 150 mila voti fanno paura a Forza Italia. Sarebbe uno scuorno (disdoro, nda) per Berlusconi giungere al traguardo dopo di lei.
E questo chi lo dice?
Ovunque in lista, in qualunque partito metti Patriciello, i suoi voti sono lì che aspettano di essere solo contati.
Dunque, specifichiamo. Io raccolgo simpatie in tutte le aree politiche. Infatti non mi intrometto mai nelle passioni degli amici. Sei di sinistra? Benissimo. Sei di destra? Benissimo.
Patriciello non ama i sogni ma solide realtà.
Non interferisco, non polemizzo. Lascio ciascuno libero di professare il suo credo nella sua Chiesa.
Atteggiamento irriducibilmente laico.
Chiedo solo, al momento del voto, se la simpatia ha costruito una amicizia e l’amicizia una confidenza e la confidenza una domanda…
Amico mio, fai la propaganda per chi vuoi ma nell’urna vota me.
Esattamente.
C’è questa sua speciale capacità di raccogliere nella semina altrui.
È dovuta al mio impegno, discende dalla carica emotiva, dal radicamento territoriale.
Dall’afflato.
Col cuore in mano, senza null’altro da offrire che la mia disponibilità: giorno e notte, cellulare sempre acceso. Numero uguale negli anni. Reperibilità assoluta.
Io chiamo per un malanno.
Patriciello c’è.
Io chiamo per un problema di lavoro.
Patriciello se può ti aiuta.
Io chiamo per una festa.
Patriciello è lieto di condividerla.
Onorevole, lei è il deputato di Forza Italia che fa più paura a Forza Italia.
Vuole allarmarmi ma non ci riesce.
Io sono a complimentarmi: tale è la forza.
Così mi imbarazza e mi costringe a ringraziarla.
A che posto in lista l’hanno messa?
Numero sei.
O sei o sessantasei, Patriciello viene eletto.
Nella mia circoscrizione, quella meridionale, il mio pronostico è il seguente: due eletti e mezzo.
Il mezzo non è Patriciello.
Lei mi vuol far fare gli scongiuri.
Lei sa che io so.
Lei è troppo buono.
Lei è troppo forte e Berlusconi, declinante, è troppo in allarme. Sarebbe gravissimo se il leader fosse superato dal gregario.
Con umiltà e dedizione farò campagna elettorale.
Con quale accoppiata? Adesso c’è l’obbligo di fare uomo/donna. Sa, le questioni di genere.
In genere io faccio da solo, in politica non ci si accoppia.
Lei ha molti elettori di sinistra.
Almeno il 40 per cento.
E di destra.
Molti gli apolidi. Gente senza partito.
Patriciello, quante inchieste giudiziarie per via dell’esercizio trentennale e spregiudicato di un potere che ha ridotto il Molise alla sua vasca da bagno?
Ma scherza? Così mi offende! Sono illibato. Neanche una sentenza, e le inchieste, doverosissime, si sono sempre fermate allo stadio iniziale. Ed è giusto che siano state avanzate, nobilissimi sono quei provvedimenti che attendono alla ricerca scrupolosa della verità.
Comunque le liste di Forza Italia sono davvero debolucce.
Sul punto convengo parzialmente.
E quindi il nome di Patriciello risplenderà ancora di più. E sarà sia un bene che un male. Perché l’invidia…
Faccio gli scongiuri, pratico la nobilissima arte della politica, sto sul territorio, non metto zizzania.
Ha visto come hanno sabotato Mara Carfagna?
Alcune candidature sono leggere. Penso a quella di Barbara Matera.
Ma dove li prende i voti Barbara? Chi glieli darà? È vero che è europarlamentare uscente, ma insomma…
E che ne so?
Vedrà che verranno a chiederle di limitare la sua capacità espansiva, morigerare la tensione emotiva.
Vuole imbarazzarmi?
Patriciello è il primo uomo politico che deve fare la campagna elettorale all’inverso.
Vado dove mi chiamano. Qualunque sia il paese o la città.
Ferme restando le passioni politiche di ciascuno.
Le idee sono indiscutibili e io sono rispettoso.
Aldo Patriciello sarà il primo eletto di Forza Italia. Che se lo mettano in testa.
Buonasera.
da: Il Fatto Quotidiano, 19 aprile 2019