Di chi è il vento? Di tutti, naturalmente. Soffia per me e per te, ed è come l’acqua, come il sole. Potrebbe mai accadere che ciascuno di noi si impossessasse del sole? Tra le molte sfortune il Sud si ritrova una fortuna grande: è ricco di sole e di vento. E il vento, che nel Novecento era buono a scompigliarci i capelli, oggi è utile invece anche a produrre energia. Così il sole. Sono nate le energie rinnovabili, il fotovoltaico e l’eolico. Poteva essere una ricchezza di tutti e per tutti? Certo che sì. Invece è successo, col beneplacito di Istituzioni conniventi quando non corrotte, che in pochi si sono impadroniti del vento e del sole e ne hanno fatto incetta. Il vento ha soffiato solo in alcune tasche. E non c’è torre che raccoglie il vento, non c’è distesa di silicio senza una inchiesta della magistratura. Oggi la notizia che il re dell’eolico Vito Nicastri, l’imprenditore che ha fatto incetta di concessioni e che in Sicilia raccoglie il tesoro che la natura aveva riservato a tutti gli abitanti dell’isola, avrebbe finanziato la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Tutto torna, purtroppo e come sempre.