La legge elettorale è così perfida e ingannevole da far apparire il Porcellum almeno sincero. Era una legge sporca fin dal nome. Il Rosatellum all’apparenza sembra aperto alla rappresentazione politica della società dosando proporzionale e maggioritario, nei fatti realizza un mercato delle vacche ancora più indegno del precedente. Liste non solo bloccate, potere assoluto ai capi partito e in più la certezza che una maggioranza non ci sarà.
E allora è il caso di stare a sentire il consiglio del costituzionalista Michele Ainis, che su Repubblica qualche giorno fa suggeriva un modo per tentare di ribellarsi al Rosatellum: votare solo per quei candidati al maggioritario senza altro paracadute al proporzionale. Lo so che la scelta sarebbe difficile e so che la legge, avendo imposto il voto congiunto , utilizzerebbe il nostro voto, ugualmente per legare al carro della nostra protesta il listino dei maggiorenti candidati al proporzionale. Ma se fossimo in parecchi a condividere questa scelta, costringeremmo almeno all’imbarazzo i tanti leader di carta che cercano la rielezione senza avere i voti. Cioè truffandoci. Oggi l’esponente pd Roberto Giachetti ha annunciato che rinuncerà al paracadute proporzionale. E’ una notizia bella, e sarebbe un esempio da seguire.
Facciamo perciò lo scherzetto al Rosatellum: scegliamo di votare il candidato del nostro partito che si mostri leale nei nostri confronti, che ama la politica e rischia l’elezione, si obbliga alla fatica di convincerci e mette nel conto che in democrazia si può anche perdere.