È Orietta Berti, l’eterna capinera dell’Emilia.
Da Cavriago per la precisione.
Non Rosa Luxemburg.
Non conosco.
“Fin che la barca va” può essere interpretata anche come un inno ad Arcangela Cotugno, la prima donna brigantessa.
Guardi, per rispetto al suo giornale che in casa non manca mai, le ho risposto anche se sono appena tornata dal veterinario per il vaccino ai miei due cagnoni che ho tenuto in braccio e ora la mano mi duole da morire.
Orietta, tutto quel che poteva accadere è accaduto. Lei è dentro una grande polemica politica per via della dichiarazione di voto a favore di Grillo.
Ma ho risposto a una domanda! Avevo promesso a Beppe di votare il suo Movimento e lo farò. Ogni promessa è debito. Siamo grandi amici, abbiamo fatto tutta la stagione delle terme insieme.
In che senso le terme?
Chianciano, Montecatini, Fiuggi. Negli anni Settanta e Ottanta andavano fortissimo e noi facevamo un gran numero di serate e insieme ci dividevamo i compiti: chi faceva il primo e chi il secondo tempo dello spettacolo.
Lei ha promesso il suo voto.
Non nego che Di Maio mi piaccia anche.
Ecco, sul punto la questione è che la sua simpatia politica sembra più figlia dell’abbronzatura di Di Maio.
Io faccio la lampada e anche Renzi fa la lampada, come mi ha detto. Su questo punto abbiamo gusti simili. Non so lui, ma io tengo all’abbronzatura perché mi evita di dare il fondotinta ogni cinque minuti.
Perché l’abbronzatura di Di Maio è invece super?
Di Maio è quasi mulatto, un mulatto naturale, molto bello, molto a modo.
Ma ha detto che i troppo belli sono anche i meno credibili.
Lo ritengo una persona capace e onesta, voglioso di fare (in verità mi piace anche Di Battista).Continue reading