Dj Francesco faceva il deejay.
Ero un bimbetto e già la nonna mi diceva che avevo la forza di una bestia. Sono le idee che mi vengono a trovare, che mi scuotono, mi danno l’energia. Io che ci posso fare?
Il cantante, il musicista, il presentatore. Hai fatto anche il valletto. Hai fatto il produttore musicale, l’imprenditore musicale, l’imprenditore tout court. Ora dai consulenze ai politici.
Ora? Guarda che la mia Newco queste cose le fa da tempo. Sono stato il primo a lavorare per la profilazione su Internet del target identitario. Io ti trovo coloro che vogliono sentir dire le cose che tu dici.
Che bello: con te ogni strada è spianata.
Alt: qualcosa in zucca devi avere. Le idee, servono le idee. Perciò non basta avere la chitarra ma qualche accordo lo devi saper fare.
Idee belle o brutte, populiste o progressiste, vergognose o splendide.
Ciascuno ha il suo target, io faccio incontrare l’emittente col ricevente. Te lo trovo, te lo scovo, ti dico come è fatto e ti spiego che aspetta una tua parolina per aprirti la porta e farti entrare in casa.
Francesco Facchinetti, il figlio dei Pooh.
In famiglia siamo tutti creativi, è una storia che si tramanda. E io esploro nuovi territori. C’è anche la politica nel mio business. Clienti importanti e di diverso orientamento. Oramai nessuno che intende partecipare al grande gioco della contesa pubblica fa a meno di professionalità come la nostra.
Con dj Francesco si vince.
Il supporto di una struttura, al tempo di Internet, è indispensabile. Al mondo non siamo tanti in questo campo. Ci sono gli israeliani, qualche azienda americana, noi… diciamo cinque o sei.
Ho subito pensato a te quando Berlusconi ha immaginato il ministero della Terza Età. Quel diavolo di dj Francesco gli avrà proposto di fare il capo di villa Arzilla. Ormai solo i vecchi votano.
Io non propongo niente. Non decido la strategia, presento al cliente il profilo dei suoi elettori e gli dico: vuoi parlarci? Io sono qua.Continue reading