Matteo sta male e anche Pippo non si sente più tanto bene. Il primo Civati faceva tandem alla Leopolda col primo Renzi. Tutti e due portati in palmo di mano. Poi Matteo prende il potere e caccia Pippo. Pippo si inalbera e fonda Possibile. Matteo perde il potere e Pippo perde la felicità.
Caro Civati, vi ha fregati il renzismo e vi sta fregando l’antirenzismo.
Non riusciamo a illustrare un intento distinto, autonomo. Dire dieci cose di sinistra, dieci propositi, realizzazioni, possibilità. Dieci ambizioni. Dopo la decima parola compare Renzi, dopo la quindicesima ecco D’Alema. Chi può ascoltare un soliloquio simile, che diciamo al bar? Parliamo di Pisapia?
Renzi sarà il passato, ma voi un po’ trapassati.
Ho dolore nel darle ragione, mi sembra un’analisi spietata e sincera. Avremmo bisogno di incardinare alcune idee, pensare al mondo che vogliamo e invece per conformismo politico e mediatico stiamo tutto il tempo a parlare di Renzi. Anche ora, anche quando Renzi è un po’ bollito.
Lei aveva utilizzato una parola volitiva e insieme vigorosa (Possibile) per chiamare il suo movimento. Ma il suo Possibile sta divenendo Improbabile.
La consapevolezza non mi manca, il guaio è proprio questo. Sentire su di sé il peso di una dissociazione cognitiva, uno scollamento tra noi e la società, capire che è esiziale e non riuscire a fermarlo.
Dispiace dirlo ma il declino di Renzi viaggia in parallelo al suo. Lui si indebolisce ma lei azzera le possibilità.Continue reading