Finalmente la smetterete di dire che lui parla veloce e si fa capire e gli altri no. Parlo lento ma mi faccio capire ugualmente”.
Quando Ciriaco De Mita era al potere i gerundi sbucavano da ogni angolo della bocca e le incidentali si ammassavano a forma di pila. Serviva una ruspa per liberare la strada delle sue consonanti.
Qualche anno fa (forse dieci) ero in Toscana e una signora mi ferma e mi dice: quant’era bello quando c’erano persone come lei che usavano un linguaggio complicato.
Contro Renzi ha cambiato tattica e l’ha messo al tappeto. Frasi secche, parole come lame.
Embè, quando si è messo a fare quell’intruglio di mistificazioni.
Ho pietà di te.
Pizzicando qua e là dal passato.
Nel tuo partito parli solo tu, gli altri sono muti recitanti.
Un partito che non esiste. C’è lui e lui solo. Bisognerebbe raccogliere e pubblicare i discorsi che fa in Direzione (che io ascolto e annoto).
Da te non mi aspettavo questa volgarità.
Ha infiltrato nel dibattito insinuazioni cattive, adombrando chissà che. Ha parlato di moralità. Detto proprio da lui che le ha inventate tutte.
Tu non hai il diritto di parlare di moralità della politica.
Ed è vero, è così.
Credo che tu sia irrecuperabile, hai una tale consapevolezza di te che non vedi limiti alla tua arroganza.
Mi aveva detto che avremmo dialogato e avevo ritenuto che volesse costruire. Ma poi quando gli ho sentito dire quelle cose, una mascalzonata…
Renzi è democristiano quanto lei.
Ora che ricordo, la prima volta che l’ho conosciuto mi disse che il suo papà era democristiano, anzi demitiano.Continue reading