Carmelo Barbagallo, segretario UIL: “La crociera fu una minchiata, ma così si raffreddava il clima”

carmelo-barbagalloMa dov’eravate?

A Capo Nord.

E com’era Capo Nord?

Ricordo che faceva freddo e c’era vento.

Al nord fa freddo.

A me la nave non piaceva e non me ne vergogno a dirlo: soffro di mal di mare. E di quelle scampagnate in acqua non capivo la ragione.

Purtroppo quel che è fatto è fatto. Segretario Carmelo Barbagallo: da oggi lei è il capo del sindacato in crociera. La Uil tra le onde.

Che minchiata che abbiamo fatto.

Molte crociere, molte minchiate. Ma anche molte trattative sindacali.

Erano i compagni dei trasporti e quelli della pubblica amministrazione. Spingevano per lo sciopero ma Angeletti aveva un’altra linea. E fu trovato quel modo per discutere con un po’ di calma.

Helsinki?

Non ricordo di essere andato a Helsinki.

Capperi, è bellissima. E San Pietroburgo?

Mi pare di sì.

E trattavate per tutti i giorni della crociera?

Ma guarda un po’ se uno come me a sessantanove anni dev’essere trattato per chi brigava per fregarsi le vacanze a spese del sindacato.

Lei non brigava, era il numero due e ha risposto al comando dell’allora numero uno. Bisognava fare la crociera e basta. Crociera per finta, lavoro invece.

Mica tutto il giorno si lavorava? Le discussioni duravano due o tre ore, ma si riteneva che quel clima vacanziero potesse agevolarle (secondo me no).

Però lei, Barbagallo, è qui a risponderne.

Altroché se ne rispondo! Vado ovunque mi chiamino, cerco io di incontrare gli iscritti e sono io a scusarmi. L’errore è stato grande, ma le mie mani sono pulite.

Intanto però c’è questa grana dell’imputazione.

Mah.Continue reading