“Manca la zeta! Non potete lasciare il vostro lavoro incompiuto”. Il ragiunatt che albergava in lui lo spinse a setacciare il web alla ricerca di ogni epiteto compiuto e concludente sul suo conto e ordinare tutte le osservazioni, parecchie delle quali sfociavano però in insulti, e a farne un libretto (Insultatemi, Casaleggio Associati 2013) a uso, presumiamo, di legittima difesa. Il guru, l’uomo misterioso, il Lenin, il fascista, il nazista, lo spione, il dittatore, il pazzo, l’autistico, il mendicante, l’ufologo. All’ordine dato manca però la zeta, cosicché Casaleggio, dando mostra di una vena ironica sconosciuta, impreca: “Perché non potevo essere anche uno zotico, una zecca succhia sangue e uno zombie”? Solo in alcuni casi si difende e rintuzza, in altri lascia correre ritenendo evidentemente superflua ogni replica. Il lavoro compiuto dall’autore appare stimabile sotto il profilo della completezza (raccoglie con qualche stizza anche i commenti non benevoli espressi su questo giornale), cosicché non ci resta che farne una sintesi e lasciare ogni giudizio a chi legge.
A come Autistico “Il giorno prima, o una settimana prima, nessuno ricorda esattamente quando, era stato venti minuti in piedi all’angolo di casa prima di decidere di attraversare. Scrutava qualcosa, racconta un vicino, ho pensato che non stesse bene poi ha mosso la testa e ho pensato: meno male, respira” (Cristina Giudici, giornalista)
B come Bifronte “Quando lo vedo non so mai se si tratta della testa o del sedere. Uno che a cinquant’anni si fa la permanente è capace di qualsiasi delitto” (Vincenzo De Luca, politico)
C come Cazzone “Casaleggio ha idee del cazzo” (Giuliano Ferrara, giornalista)
C come Coreografo Nazi “Il paragone che si può fare è con Albert Speer, l’architetto del Terzo Reich” (Giampiero Mughini, giornalista)
D come Distruttore dell’Universo “Un mio amico ha avuto occasione di pranzare con Casaleggio. Il racconto di questo pranzo è abbastanza sconvolgente. Il mio amico poneva domande politiche, il suo commensale guardava il suo modernissimo telefonino seguendo su di esso un programma di videogiochi” (Eugenio Scalfari, giornalista)
E come Esoso “Ho rifiutato di consegnare il mio blog a Casaleggio perché non avevo la cifra spropositata che mi aveva chiesto per aumentare la mia visibilità in Rete” (Sonia Alfano, europarlamentare)
F come Fantascientifico “Questa idea della Rete come palingenesi e istituzione iperdemocratica mi ricorda i romanzi di Urania” (Francesco De Gregori, cantautore)
F come Forzista trombato “Casaleggio candidato nel 2004 e trombato con una lista di forzisti berlusconiani e craxiani di ferro. Coerenza” ( Vittorio Zucconi, giornalista)
G come Goebbels “Goebbels farebbe i complimenti a Casaleggio”(Philippe Daverio, critico d’arte)
H come Horror “Uno che basta guardarlo in foto una volta per averne paura per sempre”(Massimo Gramellini, giornalista)
I come Ignorante “Ci si trova di fronte a un’accozzaglia di mezze culture a metà tra Voyager e brandelli mal digeriti di Nietzsche” ( Corrado Augias, giornalista)
I come Ipnotista “Mi ha inviato questo file (oddio cado in ipnosi…) che io pubblico volentieri, che io pubblico volentieri, che io pubblico volentieri” (Michele Serra, giornalista)
L come Lobbista “La Casaleggio Associati annunciò la partnership con la Enamics che ha una rete di relazioni aziendali impressionante” (Pietro Orsatti, giornalista)
L come Lenin “L’applicazione del più rigido leninismo ha prodotto risultati eccellenti” (Paolo Soglia, giornalista)
M come Massone “Particolarmente interessanti sono i rapporti con Giuliano Di Bernardo, fondatore della Gran Loggia regolare” (Giacomo Amadori, giornalista)
M come Mendicante “L’ho sentito parlare di soldi. E a un certo punto si è fatto i conti di quanti euro avrebbero fatto con 8 milioni di voti. Si lamentava che, fatti i calcoli, ogni voto valeva solo 5 centesimi” (Paolo Bracalini, giornalista)
N come Narcisista “Ecco la minaccia più narcisistica possibile che un fondatore può fare: io starò con te finché tu mi assomiglierai” (Massimo Recalcati, scrittore)
O come Oscuro “Grillo deve ancora spiegarci quali sono gli affari con la Casaleggio, oscura società di marketing” (Matteo Orfini, deputato)
P come Paranoico “È un misto di paranoia, mania di grandezza, oscuri saperi nascosti nelle segrete dei templari” (Matteo Borbone, giornalista)
Q come Qualunquista “Spiace vedere una persona che stimo e ammiro come Dario Fo abboccare a una delle esche qualunquiste” (Ernesto Maria Ruffini, opinionista)
R come Richelieu “Ricorda il cardinale Richelieu” (Franco Battiato, cantautore)
R come Ripugnante “La sua filosofia politica è ripugnante” (Bruno Gravagnuolo, giornalista)
S come Saccente cretino “Se ti chiede di Gaia ricordati della Sagrada Famiglia. Questi giovani deputati e senatori sono capitati nelle mani di un saccente cretino” (Enrico Deaglio, giornalista)
S come Spectre “È criticato, temuto e disegnato come il capo misterioso di una Spectre grillina” (Marianna Rizzini, giornalista)
S come Stregone “L’antipolitica è una moda… Ci sono gli stregoni” (Susanna Camusso, sindacalista)
T come Totalitario “Dimostra forti caratteri totalitari”(Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère)
U come Ufologo “Non è noto se creda negli Ufo” (Giacomo Amadori e Gianluca Ferraris, giornalisti)
V come Ventriloquo “Grillo è Ambra e Casaleggio Boncompagni”(Matteo Renzi)
Da: Il Fatto Quotidiano, 13 aprile 2016