Appena mi vedono restano un po’ freddini, distanti, come se indugiassero nel sorriso.
Spernacchiano, ironizzano?
Niente di tutto questo, semplicemente restano sulle loro. Poi mi vedono all’opera, riconoscono nel mio linguaggio il tipo pratico che sono, la capacità di aggiustare le cose. E i romani vogliono vedere aggiustata la loro città. Perciò nel prosieguo dell’incontro si aprono, hanno in me l’artigiano che manca, il falegname che non c’è, l’asfaltista che li assilla, l’operaio che latita.
Guido Bertolaso è l’uomo del fare ante litteram.
Un sindaco che sa quanti centimetri di asfalto bisogna dare, sa cos’è il tal quale, sa come si riempie una buca, si fa camminare un bus, si apre una scuola, si costruisce una casa.
Non parliamo di case che penso a L’Aquila.
Convengo che sul punto ci possono essere differenti valutazioni tra me e lei.
Sorvoli su L’Aquila.
Ho risolto i rifiuti a Napoli.
Sorvolerei anche su Napoli.
Mica possono ricordarsi di come ho organizzato i funerali del Papa?
Tutti dicono che si ritirerà dalla corsa. I sondaggi non le danno scampo.
Tutti chi?
Tutti tutti. Non c’è uno che creda a Bertolaso sindaco.
Tutti quelli che mi vogliono fottere.Continue reading