No a mocassini, stivali, tacchi alti o anche bassi, a punta, a mezza punta, scarpe di pelle e di camoscio, jeans, pantaloni attillati di fustagno et similia, anche di lana fredda, a gamba corta o lunga, a zampa di elefante o a tubo. Si deve alla passione di Sebastiano Pino, assessore alle politiche sportive, se Messina può vantare un progetto comunale sul ristoro fisico, la permanente ricerca della comodità e l’individuazione della giusta tonicità muscolare, e se i suoi cittadini sono invitati ad avanzare dalla periferia verso il centro (e viceversa) in scioltezza e preferibilmente a piedi, indossando una tuta e delle scarpe da tennis. “Messin…Tuta” è infatti il progetto comunale per migliorare “il benessere psico-fisico” di chi la vive, riducendo le calorie attraverso la svolta peripatetica interclassista. Giovani e anziani, bianchi e neri, ricchi e poveri, grassi oppure asciutti. Nelle scuole e negli ospizi, tra i bar e le boutique. Allenarsi al benessere del corpo compenserebbe almeno in parte le difficoltà dell’anima: casse vuote, piste ciclabili inesistenti, mense scolastiche in sofferenza, impianti sportivi derelitti, frane à gogo, saltuariamente l’acqua e con un presidio sanitario sempre al centro di dubbi e allusioni sulla qualità e la prontezza dell’assistenza.Continue reading