Cambio di stagione. L’immagine è di Carlo Freccero: “Oggi paiono dei predicatori mormoni. Tipini sempre ben vestiti, puliti, sbarbati, abbastanza secchioni, piuttosto preparati sul tema che devono affrontare”.
Erano il fondale umano del partito del capo, o del comico o anche del vaffa. La schiera plaudente e generalmente muta di Beppe Grillo. Discepoli del guru, dei riccioli esoterici di Gianroberto Casaleggio, teorici delle scie chimiche, fantastici costruttori di occhi elettronici, dispensatori del bene – se avevi tutte le ricevute del ristorante bollinate – e del male, nel caso ne fossi sprovvisto. Nel volgere di qualche mese una nebbiolina ha schermato il corpo del Capo, piuttosto “stanchino”, e ha sommerso le teorie mondialiste del guru. Il blog perde colpi, il comico smarrisce le battute, le folle spariscono dalle piazze, Casaleggio non è più quello di una volta, ma i grillini, da figlioli adoranti e anche un po’ strambi, sono divenuti parlamentari rispettabili, ascoltati. Di nuovo Freccero: “Paiono più competenti degli altri, Casaleggio ha insegnato loro di studiare i dossier e intervenire quando sanno cosa dire, come controbattere. E paiono disinteressati. Dei volontari laici che dopo un certo periodo di tempo torneranno al proprio lavoro. Fanno un figurone di fronte alla genia degli ineffabili parolai da salotto televisivo. Ti sollevano dal peso di dichiararti di destra o di sinistra. Sono dei pragmatici, non insistono in alcuna speciale narrazione”.Continue reading