L’ATTESA non è stata vana. Pier Ferdinando Casini è ritornato ufficialmente in campo. È un ambidestro e può giocare in ogni ruolo nella partita per il Quirinale. Può essere utilizzato come negoziatore, oppure guastatore. Può finire sulla fascia, come ala attaccante, portabandiera del rinnovamento, o terzino fluidificante, in grado di tenere alto il vessillo della conservazione. Casini, data l’età e il curriculum, può fungere da perfetto candidato civetta e trovarsi esposto per un pomeriggio, che non sarebbe male, alla curiosità della nazione. Anche come cecchino è niente male. Il suo nome termina in ini e per assonanza lo conduce tra i nazareni Guerini e Verdini. La cosa terribile è che il nostro premier non ne vuole sapere. Renzi sta infatti trattando la cessione di Casini a un club amico. Vorrebbe lanciarlo – attraverso una serie di apparizioni su Agon Channel – alla presidenza dell’Albania.
da: Il Fatto Quotidiano 7 gennaio 2015