CON UNA MOSSA a sorpresa Silvio Berlusconi ha ottenuto da Matteo Renzi, in cambio dell’appoggio di un suo candidato al Quirinale, una clausola di salvaguardia che obbliga il Parlamento ad andare al voto con l’Italicum non prima del 2036. Non è stato facile per Renzi accettare l’idea di farsi carico del governo per così tanto tempo, ma B. è stato irremovibile. La discussione era infatti partita su una data assai più distante (il 2050) e i suoi negoziati si sono a lungo arenati, fino a trovare l’accordo che si è detto. Connesso a questo patto un prolungamento della carica presidenziale. Berlusconi infatti teme che tra sette anni possa impadronirsi del partito il giovane Raffaele Fitto perciò ha chiesto a Renzi una prossima riforma costituzionale che porti a dieci anni la permanenza al Quirinale. Il premier ha spiegato, prima di dar via all’accordo, che l’intesa dev’essere approvata dalla direzione del Pd in ragione delle presumibili rimostranze dell’opposizione interna. L’ex Cavaliere si è offerto di spiegare direttamente alla direzione del Nazareno i termini del patto e i notevoli vantaggi per gli attuali deputati e senatori.
da: Il Fatto Quotidiano 3 gennaio 2015