È LO SCONFITTO DI GIORNATA. IN UN POMERIGGIO IL CAIMANO GLI PORTA VIA TUTTO QUELLO CHE PUÒ. ERA VICEMINISTRO PDL, ORA LE DUE SEDIE TRABALLANO
Tutto resta com’è e come è sempre stato da quelle parti. Silvio Berlusconi proprietario terriero e Angelino Alfano semplice mezzadro. Il quid, questo benedetto quid che avrebbe dovuto trasformare Angelino da boyscout del berlusconismo in un novello De Gaulle, è stato un felice fraintendimento giornalistico che ha dato però vita alla più crudele delle suggestioni. Per tre settimane Alfano ha pensato di essere capo della delegazione al governo, capo del partito e plenipotenziario dalle Alpi alla Sicilia. Due giorni fa, addirittura, in visita guidata al Partito popolare europeo si è fatto salutare dalla Merkel nel ruolo che ha creduto di ricoprire.Continue reading