Beppe Grillo dovrebbe fare un grande respiro e pensare che, dopotutto, lui è un comico. Ha fatto molto più di quel che poteva, ma resta un comico, non un leader, nemmeno un capo. Un ispiratore, un suggeritore, un grande e fortunato movimentatore di idee. Di più non sa fare e si vede. Un leader non è un poliziotto e la sua autorevolezza non si sostiene con le sanzioni. Ha creato un movimento non un carcere. E i suoi militanti non sono secondini del pensiero, indagatori delle altrui intelligenze, esploratori delle vergogne comuni. I militanti sono per lo più brave persone che hanno voglia di fare qualcosa per l’Italia. Promuova i migliori, non i più fedeli.Continue reading