Michele Pisacane ha il carattere schivo dell’uomo del fare. Ama la politica bio: non produce idee ma voti veri. I corpi li trascina vivi al seggio elettorale. Quando Berlusconi ha avuto bisogno di un sostegno, responsabilmente ha votato col centrodestra. Oggi, nel fuoco ardente delle primarie, il deputato Pisacane è lì che attende.
Se Bersani volesse, o solo immaginasse quanto è profonda la riconoscenza per un socialista riformista.
Aspetta: io sono del centro mobile intelligente.
La sua mobilità è seme fecondo.
Queste primarie appassionano perchè la gente ama votare che è un po’ sfogarsi.
È connettersi al destino comune, un atto di grande responsabilità…
Tu stai male? Te la pigli con l’onorevole. Vuoi protestare? E scegli il rottamatore.
Il suo paese natìo è Agerola, sui monti Lattari, il cui sindaco, che è succeduto a lei, mostra ampia simpatia per Renzi.
Sì, mi dicono che timbra al comune, mette in fila i nomi da portare al seggio. Ma è poca cosa, due/trecento voti.
Moderato anche lui, e piuttosto mobile nello sviluppo delle idee…
Io sarei pronto per Bersani, potrei. Ma ho la convinzione che questo Pd non sarà mai un partito di governo. Magari vince le elezioni ma non ha quella cultura che ne fa pilastro della Repubblica.
Sono gelosi del loro orto, non vogliono aprire le porte. E così arretrano invece di espandersi.
Ma davvero le dico. Tutto al chiuso, tutto pre-registrato.
Hanno paura del nuovo, della possibilità che altre idee possano contaminarne il profilo.
Moderato, classicamente moderato io sono e mi ci ritrovo benissimo.
Ha una bella pancia…
Non ho capito.
Pisacane col centrosinistra. Un responsabile è anzitutto un patriota: per far uscire l’Italia fuori dal tunnel va dove c’è bisogno.
Se solo volessero, proveremmo a dimostrare che il consenso non è aria fritta. Io dico voti, dico teste.
Quante teste?
Metti in fila il patronato, gli amici del sindacato, gli uffici, la gente che ti segue. Mille e mille e senza neanche troppo fervore.
In Campania ci sarebbe bei campi da arare…
Per chi è a contatto con le istanze del popolo.
Il nord è sempre diffidente verso noi meridionali.
È questione di cultura di governo.
Dicono che abbia già vinto.
Con Renzi vanno tutti gli arrabbiati, gli scontenti.
Il giovanotto rottama.
Sono convinto che la cabina elettorale in qualche modo sia uno sfogatoio.
Per uno come lei abituato a macinare la polvere, restare fermo è un controsenso.
Milito nel Centro mobile intelligente.
Ca’ nisciuno è fesso…
Vediamo di giocarcela anche questa volta.
Scommetto qualunque somma: l’onorevole Pisacane era e sarà deputato.
I voti si pesano.
Non ho capito la spocchia di Bersani.
Neanche io.
da: Il Fatto Quotidiano, 1°dicembre 2012