La Cisl non sostiene nessuno in politica, fa solo delle riflessioni”. Se si avesse un po’ di rispetto per l’intelligenza e un minimo di compassione verso la verità, una frase come questa – immediatamente dopo averla pensata – verrebbe ricacciata in gola. Ma Raffaele Bonanni non ha riguardo della realtà e, come si trovasse nel bosco delle fate incantate, annienta il vero e lo sostituisce col fantastico. Nel tempo della crisi meglio la comica: una risatina e tutto passa via! Incombe sulla Cisl (e vedremo poi in quale forme sulle altre sigle sindacali) un mostruoso conflitto di interessi che si espande nel silenzio assoluto dell’informazione, nell’indifferenza totale delle istituzioni. Come se la questione che ha appassionato e diviso l’Italia nell’età di Berlusconi non fosse un grande tema della nostra democrazia così fragile e dismessa ma un elemento indiscutibile e unico, non più ripetibile, di polemica e di contrasto ai mille interessi che gravitavano intorno all’ex premier. Scomparso, si fa per dire, lui, scompare il problema.Continue reading