Quel che colpisce di più dei redditi dei ministri è che essi sono guadagni raccolti al di fuori della politica.
“Guardate che la classe dirigente non cresce sotto l’albero di un banano” disse una volta Piero Fassino giustificando la presenza contemporanea sua e di sua moglie sui banchi della Camera.
E’ vero e giusto che la politica ha bisogno di dedizione, di professionalità, di cura. Ed è certo che non basta un giorno o un anno per imparare a esercitarla. Ed è fuori di dubbio che fare politica è anche servizio pubblico, disponibilità alla ricerca e alla tutela del bene comune.
Tutto vero. Però oggi noi possiamo commentare il reddito milionario dell’avvocato Severino liberi dal dubbio della sua provenienza. Saranno state parcelle salate le sue, ma i clienti ce li ha…
Avremmo avuto lo stesso metro di giudizio e la medesima neutra attenzione se quella dichiarazione fosse stata sottoscritta da Claudio Scajola? Avremmo chiesto e indagato, dubitato e insinuato. Con qualche ragione, diremmo noi.
Questo è un governo tecnico, sì. E’ un governo d’emergenza, sì. Sappiamo che andrà a casa presto. Ma sappiamo anche che molti di questi ministri, divenuti ex, sapranno dove andare, quale porta aprire, che lavoro fare.
Clemente Mastella quando ha perso il ministero e poi la poltrona di deputato ha ricevuto un assegno di reinserimento, proprio così. Da giornalista della Rai in aspettativa egli ha goduto non solo della custodia del posto ma anche di un sontuoso obolo per “reinserirsi” nella società, nel mercato del lavoro.
E invece quale altra porta ha aperto? Ha bussato a Silvio Berlusconi e si è fatto eleggere a Strasburgo, dove tuttora – silente e annoiato – dimora.
I mille Mastella che gironzolano nullafacenti gonfiano l’animo del sospetto che al di là della politica, anzi – meglio – del potere, per tanti non ci sia null’altro che un potere più grande o più piccolo.
Se Alemanno non riuscisse a rivincere le elezioni a Roma cosa farebbe?
Il deputato!
E quando Veltroni ha lasciato la segreteria del Pd, dopo aver corso per la presidenza del Consiglio e prima essere stato sindaco di Roma, quindi dopo aver fatto tutto il possibile e ottenuto grazie al suo talento il massimo di quel possibile, cosa ha fatto? Il deputato!
I redditi dei ministri oggi online più che un documento necessario per la trasparenza degli atti e dei comportamenti sono un monito ai tanti che hanno scelto o sceglieranno l’impegno pubblico. Questo impegno deve essere il più possibile una parentesi, lunga o corta, nella vita di ciascuno. E ciascuno, dopo la parentesi, dev’essere in grado di prendere nella tasca del cappotto le chiavi del suo ufficio. Riaprire la porta, accendere la luce e ritrovare la vecchia scrivania ad aspettarlo. da Repubblica Sera