C’è un differenziale, uno spread, tra ciò che la Lega dice e ciò che fa.
Quando è di governo e quando è di lotta.
Lo spread aumenta a seconda delle fasi lunari che spingono il movimento ad assumere pro tempore le forme multicolori di un bell’arcobaleno.
Federalista con gli altri, centralista in casa propria. Autonomista sì, ma guai – ne sa qualcosa il sindaco di Verona – a prendere le distanze dalla linea del Capo.
Statista con le gesta, piuttosto celebrate, di Bobo Maroni, ministro dell’Interno inflessibile. Piuttosto distratta, come il caso di Davide Boni dimostra, nelle stanze del potere del Pirellone.
La Lega è una e il suo opposto. Bianca e nera, laicista e papalina, fiera delle regole che si dà e anche dell’eversione che pratica. Con la gente, quando serve la gente, e con il Palazzo, quando servono le auto blu.
La Lega ha il cuore ruvido e sincero del popolo, ma con un bel conto in banca.
da Repubblica Sera