Gli italiani non hanno misura della propria responsabilità e vagheggiano inconsapevoli della colpa altrui. Hanno protestato, e vivacemente, a ogni livello quando il Brasile non ha concesso l’estradizione di Battisti, terrorista condannato per quattro distinti e gravissimi reati. Il governo italiano, tutte le forze politiche, il capo dello Stato si sono indignati per la considerazione che quella decisione includeva in sè: l’Italia è una democrazia precaria, ammalata. E la giustizia non imparziale.
Però ieri sera, a conferma della tesi brasiliana, è sceso in campo il ministro Angelino Alfano che convintamente, durante Ballarò, ha espresso la sua opinione sui giudici italiani, in particolare quelli di Milano: rappresentano una forza oscura, complottarda, dedita alla persecuzione di un solo uomo per sovvertire l’ordine democratico. Non sarebbe mai potuto accadere, non sarebbe anzi mai dovuto accadere che un ministro, che per il suo ufficio cura l’efficiente amministrazione della giustizia, capeggiasse la rivolta contro alcuni giudici. E se gli italiani non fossero stati gravemente malati non avrebbero mai permesso quello show, e gli altri ospiti in studio si sarebbero immediatamente indignati perchè taluni, e in specie il ministro della Giustizia, hanno un obbligo speciale alla continenza. Invece niente. Ma se questo è normale, se per noi italiani è possibile, e per la maggioranza degli elettori persino auspiucabile che un ministro della Giustizia conduca in pubblico un processo sommario ai giudici e li ghigliottini a telecamere accese, perchè scandalizzarsi quando chi guarda da lontano registra la nostra malattia e magari, per estensione, allinea il suo giudizio a quello di chi guida il nostro Paese?
fonte: La Repubblica.it> Pubblico> Rubriche&Commenti> Piccola Italia di Antonello Caporale
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Ma figurati se gli italiani pensano a queste cose..la loro mente è offuscata da decenni di indottrinamento televisivo dove la verita è un optional..