Case svendute, case regalate. Ah, le case! L’elenco giunge con inconsapevole perfidia durante le settimane in cui l’opinione pubblica si allarma per le voci sulla crisi dei mutui in America: gli americani infatti non riescono più a far fronte ai loro mutui “subprime”, polpette avvelenate nello stomaco di impiegati e operai che hanno contratto debiti a un costo che nel tempo è salito fino a uccidere la loro speranza di un avvenire. Le case prima ipotecate, poi sequestrate, infine perdute.
Nel giorno in cui George W. Bush annuncia misure straordinarie a favore degli insolventi (anche nelle cancellerie dei tribunali italiani fanno capolino i mucchietti di decreti ingiuntivi delle banche nei confronti di clienti incapaci di onorare le rate dei mutui che l’Abusdef, associazione dei consumatori, già stima in 450 mila). L’Espresso rivela di ministri e leaders di partito, magistrati, giornalisti, sindacalisti che hanno ottenuto l’acquisto dell’appartamento in cui vivono, e anche di appartamenti in cui non potranno vivere (a meno che non godano pure del dono esclusivo dell’ubiquità) a un prezzo clamorosamente scontato.Continue reading