Consigliere regionale con i voti del centrosinistra, sindaco con quelli del centrodestra. La tecnica del dottor Pasquale Giacobbe, medico di base e primo cittadino di Pozzuoli, la città dei mitici Campi Flegrei, nel far resistere il proprio piede nelle classiche due scarpe, merita una menzione particolare. Perché Giacobbe ha elevato la furbizia a pratica politica complessa facendovi ricorso anche nella fase estrema della destituzione, per incompatibilità, dall’incarico regionale.
Quando finalmente la Regione Campania si è decisa – mesi dopo l’ingresso dell’incompatibile in aula – a notificargli la decisione di espellerlo dal consesso per via del suo doppio incarico, Giacobbe si è dato alla fuga. Dagli uffici comunali è scomparso e anche dalla sua abitazione. Il messo notificatore non ha potuto far altro che accertarne l’assenza, l’irreperibilità. “Macché assente, ero malato, cioè in ferie. E solo per una settimana e per questi ultimi tre giorni”, dice il sindaco ricomparso in tempo a rendere la sua furbizia vincente ed esemplare. Perché la notifica, che adesso è stata ricevuta, è compiuta fuori tempo massimo e consentirà al sindaco di resistere nel seggio fino alla scadenza naturale del prossimo marzo. Quel che voleva.
La tecnica di Giacobbe, che d’ora in poi sarà studiata e forse emulata altrove, riserva all’autore anche un altro premio. Da luglio, come la legge gli concede, pur consapevole della propria incompatibilità, ha optato di ricevere, tra le due buste paga in gara, quella più pesante: quella cioè da consigliere regionale. A cui è stato chiamato nel maggio scorso in sostituzione di un suo ex compagno di partito, Roberto Conte, destituito perché condannato.Continue reading