Intervista ad “A”

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Ecco l’intervista che ho rilasciato al settimanale “A” in edicola questa settimana. Cliccate sull’immagine per scaricarla in formato pdf.

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2 Comments

  1. Caro Antonello,
    apprezzo il suo lavoro da giornalista e dopo aver letto un po’ questo blog andrò a comprare il suo ultimo libro. Pensa che lei abbia centrato il problema che coinvolge i talenti, soprattutto quelli giovani, nel nostro Paese. I talenti vogliono correre, guardano al passato come una lezione e al futuro come una sfida. I mediocri sanno invece attendere, patetici nella loro immobilità, e aspetteranno il loro posto nel BelPaese, mentre i talenti -sfiniti dall’attesa- saranno già fuggiti altrove…
    Cordiali Saluti,
    M. G.

  2. Ho letto con interesse il libro e spero sia una goccia che diventi fiume e poi mare.
    Uno dei problemi però è che mentre le persone capaci e meritevoli in genere sono anche schive e modeste, quelle mediocri e ambiziose non lo sono affatto.
    La persona capace è sempre disponibile a imparare e accettare consigli, anche perchè è questo il segreto del miglioramento costante e non ama la competizione per il potere e il denaro. In genere oltretutto le persone modeste stanno bene con se stesse e con gli altri, nonostante tutto. Al massimo vanno all’estero.
    Per questo è difficile che si formino fiumi e mari, invece sicuramente sono molto apprezzati i giornalisti che, come Caporale, si battono contro l’ambizione dei mediocri e denunciano le ingiustizie contro i capaci. Laddove la meritocrazia non funziona, la denuncia dell’inefficenza e dell’ingiustizia è la strada migliore.

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