FLAVIA PICCINNI
È possibile prostituirsi per il cuore? Da una storia che viene da Manfredonia, poco distante da Foggia, sembrerebbe di sì. Ovviamente questa è una provocazione. Una provocazione violenta che vede come protagonista una 14enne che per 150 euro a prestazione vendeva il suo corpo. Anzi, lo affittava a compagni e conoscenti del fidanzato appena maggiorenne che intascava la somma di denaro e la lasciava a bocca asciutta, tronfio di avere una donna – una bambina – pronta a tutto per soddisfarlo.
È una storia di ordinaria delinquenza, di schifosa sottomissione e di quel silenzio che ha un nome, omertà. È la fotografia di un mondo dove nessuno denuncia e la famiglia si trova davanti al misfatto compiuto e non può fare altro che denunciare. Denunciare un ragazzo di 18 anni, S.M., che faceva approfittare i suoi amici della sua ragazza per comprare vestiti e divertimento. Ancora una volta il fine è il superfluo, l’apparire e lo sballarsi.
Adesso sono passati due anni dall’inizio di questa brutta storia, che si è fermata solo l’autunno scorso. Adesso il ragazzo è in una comunità di accoglienza nel barese. Adesso la giovane in un centro in Puglia. Sono lontani, ma nessuno dei due potrà mai fare a meno di pensare all’altro. Forse per tutta la vita.