AAA, giornalista super senior cercasi

moleskineAhi ahi mister Brunetta, questa non ci voleva. Dopo settimane di martellante campagna contro i fannulloni, gli sprechi, le consulenze da tagliare, i postulanti da rispedire a casa con un bel calcio nel sedere, nei pressi della scrivania del ministro si confeziona, con un lavoro di taglio e cucito, un bando su misura per acquisire la collaborazione di un giornalista su misura. Non c’è nulla che possa provare che il ministro della Funzione pubblica ne sia a conoscenza. Anzi è del tutto probabile che il taglio e cucito sia stato eseguito senza dar conto, per la modestia dell’incarico, al ministro.
E però fa un certo effetto sapere che il Centro nazionale per l’Informatica nella pubblica amministrazione, in sigla Cnipa, un ente pubblico che fa capo alla Presidenza del Consiglio ed è strettamente connesso al dipartimento della Funzione pubblica dove regna Renato Brunetta, per curare i rapporti con la stampa, promuovere l’immagine del centro e gli sforzi connessi alla digitalizzazione del sistema, abbia pensato di avvalersi di un giornalista con caratteristiche così lontane dal profilo di cui si richiede la collaborazione da apparire un bando davvero eccentrico.
I fatti. I dirigenti del Cnipa hanno bisogno di un giornalista. Non uno dei tanti, ma un tizio che sappia tutto di computer, navigato nei rapporti con gli enti pubblici. Giovane non necessariamente, anzi, per la verità, lo cercano esperto, piuttosto esperto. Il profilo “super senior” fa capire che c’è bisogno di un curriculum di vera eccellenza.
Anzitutto questo signore deve essere iscritto da almeno vent’anni all’ordine dei giornalisti. E vabbè. Da vent’anni il poveretto deve però anche aver frequentato la sala stampa del Parlamento. Perché proprio il Parlamento? Ha qualche legame il lavoro di cronista politico con la missione aziendale del Centro? Boh. Ma non è finita.
Il tizio, il super giornalista, deve anche essere stato iscritto per almeno dieci anni all’associazione della stampa parlamentare. Non è necessario, sembra di capire, che lo sia attualmente. Indispensabile che lo sia stato. Non basta. Il super super giornalista, con tessera parlamentare decennale e frequentazione ventennale a Montecitorio deve aver lavorato non in un giornaletto qualsiasi e neanche in un giornalone. Per vent’anni, naturalmente, dev’essere stato agli ordini di un’agenzia di stampa. Ma non una cosa così: un’agenzia di stampa “primaria”. E’ finita? Macché.
Al Cnipa non basta che per vent’anni abbia scarpinato come cronista di un’agenzia di stampa nel Parlamento, e per dieci anni abbia avuto anche la tessera di cronista parlamentare. Chiede che questo super eroe abbia consolidato anche un’esperienza “almeno ventennale” nella “direzione/consulenza/conduzione di relazioni esterne e uffici stampa”.
Ora facciamo due conti: vent’anni all’agenzia di stampa e vent’anni in un ufficio stampa fanno quarant’anni di lavoro. Dubbio (lecito): con quarant’anni di lavoro si avrebbe diritto alla pensione. Perché il Cnipa cerca un signore molto in là con gli anni piuttosto che un trentenne nato professionalmente nell’era di internet? Tenetevi il dubbio e proseguiamo.
L’amministrazione pubblica vuole consulenti talmente senior da esigere, in più, anche “un’esperienza decennale” di responsabilità nella gestione della comunicazione pubblica. Il giornalista da almeno cinque anni deve aver fatto questo lavoro presso amministrazioni pubbliche che si occupano di innovazione tecnologica. Chi in Italia si occupa di digitale? Ma il Cnipa, of course.
Se il vostro curriculum dovesse avere tutti i requisiti richiesti, non c’è dubbio. Tocca a voi. Ah, però dimenticavamo di aggiungere un’ultima necessità. Dovrete infine dimostrare di avere una esperienza “pluriennale” di collaborazione con giornali, immaginiamo nazionali, su temi riguardanti “l’economia e la finanza pubblica e privata”. Di sport no, siete liberi di essere incompetenti.
Accludete il vostro curriculum e inviatelo a procedurecomparativecollaboratori@cnipa.it. Tutto scade tra pochi giorni: alle 16 del prossimo 2 ottobre. Due anni di lavoro, centomila euro l’anno lordi. Come dite? Il vostro curriculum ancorché eccellente non risponde ai requisiti richiesti? Non demoralizzatevi. Riprovate la prossima volta, sarete più fortunati.

(da Repubblica.it – Rubrica “Piccola Italia”)

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2 Comments

  1. E’ ancora un super, visto il curriculum richiesto.

    Non mi meraviglierei che ancora una volta hanno fatto un bando apposta.

    Non so se pubblicheranno il nome di chi vincerà la selezione, ma questa è l’Italia.

    L’unica cosa certa è che i requisiti sono veramente “particolari”….

    Diceva Andreotti : “a pensar male….”

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