Il lavoro, l’attività salva i borghesi dalla perversione, ma un certo numero di individui della classe non lavora affatto, non saprebbe come riempire utilmente le ventiquattro ore della giornata. Di milionari che stiano dodici ore al giorno a tavolino come Benedetto Croce ci dev’essere solo Benedetto Croce; gli altri preferiscono le gare ippiche, le stazioni balneari, Montecarlo, i romanzi di Luciano Zuccoli e la cocaina. Li può salvare solo l’ottusità dei sensi e l’avarizia, cioè l’essere al di sotto dell’animalità umana media.
Cocaina, “Sotto la Mole”, 21 maggio 1918
Nel corso di una delle telefonate in diretta,in occasione della morte di Sensi, ad una radio romana che si occupa di calcio,una giovane ha citato il nostro Gramsci, precisamente l’articolo “Margini”, nel quale l’allora giovane sardo ricordava di aver provato ad indossare i panni degli avversari ma, avendone provato gran disgusto, aveva preferito riprendere i suoi. E’ un modo come un altro per dire che l’onestà non è di questo mondo e che la persona onesta diventa subito un riferimento visto che si tratta di merce rara.