MANUELA CAVALIERI
Daniele e Rocco hanno diciannove anni, Richy ne ha compiuti diciotto, V., invece, ne ha diciassette. Vivono a Battipaglia, cittadina salernitana nota per la mozzarella di bufala e per le amministrazioni comunali da anni in perenne rischio di commissariamento. Quattro ragazzini coi capelli tagliati alla moda, le basette lunghe e sottili, l’orecchino di brillanti. Giovani come tanti. Adorano bere con gli amici, andare a ballare, flirtare con le ragazze e scorrazzare con la Mercedes di papà.
Amid ha vent’anni. È maghrebino. Vive con decine di connazionali nelle baracche del ghetto San Nicola Varco. Topaie senza corrente elettrica, senza servizi igienici, senza acqua. Tutti i giorni si sveglia all’alba e va a guadagnarsi il pane nei campi della Piana del Sele. Un tempo i fertili terreni della Piana erano lavorati dalle mani callose delle donne dei paesini dell’entroterra. Fatica vera, senza sconti: sole rovente, sudore, ritmi serrati. E paghe miserabili. Oggi gli unici disposti a lavorare a queste condizioni disumane sono gli extracomunitari.Continue reading