SERENELLA MATTERA
Sbarchi, campi rom, viaggi della speranza, gommoni, barconi, clandestini, impronte, Cpt, identificazioni, espulsioni, ricongiungimenti familiari, caporali, scafisti, trafficanti, badanti, sanatorie, permessi. Compongono il lessico dell’immigrazione. Un lessico ormai quotidiano, alimentato da paure e cronaca, tragedie in mare e delitti, nomi e numeri.
Il ministro dell’Interno ha dichiarato lo Stato di emergenza in tutta Italia, per fronteggiare la «eccezionale pressione» esercitata sulla penisola dal flusso migratorio degli ultimi mesi. Nel primo semestre 2008 le persone sbarcate in Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna sono state 10.611. Erano la metà, 5.380, nello stesso periodo del 2007. «Se questo trend sarà confermato – ha detto Roberto Maroni – si arriverà a circa 30 mila arrivi entro la fine dell’anno».
Solo le cattive condizioni del mare fermano, a volte, la conta. Nel canale di Sicilia i pescherecci si sono ormai arresi a pescare uomini. Il 29 luglio ne hanno salvati 21 su 28. «Abbiamo visto dei cadaveri galleggiare – ha spiegato il capitano dell’Arias, che ha sette uomini di equipaggio – ma non eravamo attrezzati per riuscire a ripescarli. E poi dovevamo pensare ai superstiti». Nello stesso giorno in Sardegna sbarcavano 48 immigrati, 16 la sera prima.Continue reading