Quel che il corpo ricorda

corporicordaFRANCESCA SAVINO

“Schivare il concreto è uno dei fenomeni più inquietanti nella storia dello spirito umano”
Elias Canetti

Passa dal corpo, di nuovo. Chiedetelo alle donne, agli operai. Chiedetelo agli omosessuali, agli immigrati. Chiedetelo a loro, in ordine sparso, se la politica non passa sui loro corpi. Sono quelli nelle ultime file a scoprirlo per primi. Scaduto il secolo breve, rimosse le dittature, evaporato il Sessantotto, eppure la politica si gioca ancora sulla carne, entra ancora nel respiro. Nei polmoni di Taranto, avvelenati dalla diossina. Nel cibo senza storia che mangiamo. Nei corpi spediti, in quelli illegali, in quelli controllati. Nei corpi negati. Sandra che vorrebbe un figlio sano. O almeno vorrebbe evitare che erediti da lei e dal marito un difetto genetico che si chiama beta talassemia e che moltiplicato per due può dare come risultato una malattia. Il morbo di Cooley, una condanna per la vita. Ma Sandra non può, almeno non in Italia. Deve volare in Grecia, o in Turchia, a cercare una diagnosi pre-impianto. A Napoli a febbraio una donna ha abortito. Con dolore, probabilmente. Ad aspettarla in corridoio, venti minuti dopo l’intervento, c’erano gli agenti del commissariato Arenella.Il corpo è un reato, lo sono anche i suoi desideri. Chiedetelo al ministro Mara Carfagna, se la politica non decide quali unioni possano essere legittime, e quali no. Si facciano il segno della croce, laici o atei, etero o omo: “la famiglia è un’altra cosa”.
Sei laico? Cazzi tuoi, tanto per ricordare l’indimenticato settimanale di resistenza umana Cuore. La risposta, riferita allora come oggi ai poveri, si può estendere. Agli operai. Che di lavoro, continuano a morire. Come due giorni fa a Mineo, una strage diversa e  uguale a quella di Molfetta a marzo, come nel 2007 in cui sono andati via, mentre lavoravano, in 1260. Un dubbio: dov’è la politica? Forse qui. Dov’è la politica, chiedetelo agli immigrati, agli illegali, agli extra. Basta un confine a rendere un corpo fuori legge. Dentro o fuori, la politica è rientrata nella carne.

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