Internet è un mare vasto e profondo. Ogni navigante ha diritto di segnalare la sua presenza e nel modo che più gli aggrada. Dire, proporre, alcune volte inveire addirittura. Persino la calunnia, che è un reato, in queste acque appare purtroppo come un refolo di vento, breve ma intenso, che spinge e gonfia le imbarcazioni e qualche approdo comprensivo alla fine trova.
Questo blog, come i mille e mille che qui trovano ospitalità, misurerà la sua capacità di comunicare e ricevere notizie, di sostenere un piccolo sforzo collettivo, immaginare un modello orizzontale per raccogliere suggestioni, capire, mettere il naso, puntare, descrivere.
Chi come me ha la fortuna di scrivere per un grande giornale spesso ha necessità di segnare il giudizio di chi legge. Per me è un piacere (e un dovere) ascoltare e verificare, tentare ogni sforzo per utilizzare nel modo migliore l’inchiostro disponibile.
Raccontare l’Italia, pezzettini di Italia: tutto il meglio e il peggio. Denunciare se è il caso, scoprire se ce la si fa, o solo commentare. Con stupore quando serve. Con sconforto se è dovuto.
Questo piccolo blog conterrà gli articoli pubblicati su Repubblica e ogni altra mia riflessione. Mi aiuteranno a tenerlo vivo e sempre in ordine gli amici con i quali sto vivendo un’esperienza di grande intrigo intellettuale ed intenso piacere personale.
Ci sarà tempo e modo per illustrare la nostra comune fatica. Per adesso grazie a Marco che ha curato la messa on line del sito, e a Francesca, a Carlo, Flavia, Manuela, Sabrina, Serenella, miei compagni di viaggio. Grazie a Linda per l’assistenza tecnica.
Dunque si parte, benvenuti a bordo.
Le buone idee fanno carriera
MARCO MORELLO
Adattare agli enti pubblici di ricerca i meccanismi tipici delle aziende private, avvalendosi di fondazioni senza scopo di lucro, per creare un nesso di causalità tra talento e privilegi. Detto così potrebbe sembrare un ibrido strampalato e cervellotico, l’ennesima accozzaglia di idee confusamente nobili per fare incetta di denaro e di strette di mano. E invece la Provincia autonoma di Trento, già al di sopra della media europea in quanto a risorse investite in R&D, pare avere ideato un sistema per consentire alla ricerca di compiere un ulteriore salto di qualità. Mentre il resto dell’Italia si affanna a seguire le logiche della burocrazia e dell’avanzamento di carriera legato all’anzianità e non ai meriti ottenuti sul campo, questa piccola isola felice posta in cima allo Stivale ha elaborato strumenti che fanno andare l’innovazione a braccetto con la competitività.
«Un concetto questo che non può valere solo sul piano dei costi, ma deve riuscire a liberare la ricerca da ogni incrostazione», ha chiarito Tiziano Treu. Di qui la stesura di un contratto provinciale di lavoro che, oltre a una retribuzione fissa, per la prima volta prevede incentivi legati ai risultati, valorizza meriti e invenzioni oltre a chiamare tutti i soggetti ad assumersi responsabilità su obiettivi condivisi. «Inoltre la mobilità tra settore pubblico e privato viene incoraggiata dalla previsione di inquadramenti part-time, finalizzati alla nascita di “spin-off”», ha aggiunto Gianluca Salvatori, assessore alla Programmazione, Ricerca e Innovazione della Provincia autonoma di Trento.Continue reading
Il ladruncolo di Forza Italia
Ci sono mille modi per gabbare lo Stato. Tra i mille, Pierluigi Leone, presidente della comunità montana dell’Olivo e della società mista – il Gal – che deve provvedere allo sviluppo di queste montagne liguri in provincia di Imperia, ha scelto il più diretto e trasparente. Ha aperto un conto in banca (banca Carige, precisa l’Ansa), e lì ha deviato il breve corso dei finanziamenti europei. Gli inquirenti, che l’hanno arrestato, hanno trovato in cassa 150 mila di euro. Leone, sicuramente amante del rischio, aveva scelto di investire il ricavato dell’operazione Europa, chiamiamola così, in borsa. Ha dunque patito, oltre l’ansia per il misfatto, anche le continue oscillazioni borsistiche.
Le accuse della Procura sono estese a sua moglie e a una sorella. Diversamente dagli altri politici, piccoli e grandi, Leone, militante di Forza Italia, ha scelto però, quando gli uomini della Guardia di Finanza hanno bussato alla sua porta, di farsi trovare libero da qualunque responsabilità pubblica. Nelle scorse settimane aveva deciso già di rinunciare ai prestigiosi incarichi che la comunità imperiese gli aveva conferito. Da qualche giorno non era più presidente della comunità montana, né presidente del Gal. E davvero non è da tutti.Continue reading